Autovelox, il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale: cosa prevedono le nuove regole
La collocazione degli autovelox sarà determinata dai Prefetti e i dispositivi potranno essere posizionati solo in aree ad alto tasso di incidenti, dove è documentata l'impossibilità o la difficoltà di contestazione immediata a causa delle condizioni strutturali della strada
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ROMA. Domani, 28 maggio, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge che regolamenta gli autovelox. Nei giorni scorsi il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha ricordato che "non esiste un censimento ufficiale sul numero di autovelox complessivi esistenti in Italia, fonti di stampa, che stiamo verificando, parlano di circa 11.300 autovelox presenti nel paese, pari al 10% del totale mondiale, una evidente esagerazione. Per regolare il settore, dopo 13 anni di attesa, abbiamo finalmente adottato il decreto che disciplina le modalità di collocazione e uso di questi autovelox".
"Il decreto – spiega l’esponente del governo Meloni – prevede regole essenziali volte a garantire che gli autovelox siano utilizzati in sicurezza dove effettivamente serve, per prevenire incidenti e tutelare gli utenti e non come ulteriore tassa", ha detto il ministro.
"In particolare gli autovelox dovranno essere segnalati in anticipo nel rispetto di distanze minime, almeno 1 km fuori dai centri urbani, tra un dispositivo e l'altro dovranno intercorrere delle distanze minime differenziate in base al tipo di strada: urbana o extraurbana per evitare la serialità delle multe nello stesso tratto di strada", ha spiegato Salvini.
E ancora: "La velocità rilevata dagli autovelox sarà parametrata a quella prevista dal codice per ciascuna tipologia di strada, ossia 50 km nei centri urbani mentre nelle strade extraurbane i dispositivi potranno essere utilizzati solo per riduzione della velocità non superiore a 20 km rispetto al limite ordinario". Pertanto "gli autovelox vicini ad una scuola, un asilo o un ospedale sono assolutamente utili e sacrosanti, si quindi dove servono, no agli autovelox trappola senza reali esigenze di sicurezza", ha sottolineato il ministro.
La collocazione degli autovelox sarà determinata dai Prefetti e i dispositivi potranno essere posizionati solo in aree ad alto tasso di incidenti, dove è documentata l'impossibilità o la difficoltà di contestazione immediata a causa delle condizioni strutturali della strada