Francia, repubblicani divisi sull'intesa con Le Pen: il presidente di destra Ciotti fa chiudere la sede
"Tutti fuori. Un dipendente replica: è impazzito, io resto qui". Rischia di degenerare lo scontro fra le anime contrapposte del partito gollista, dopo la fuga in avanti dei più conservatori che abbracciano i sovranisti ma scatenano le ire dei principali dirigenti. Intanto Macron lancia l'appello a tutte le forze contrarie all'estremismo
PARIGI. Rischia di degenerare la situazione a Parigi alla sede dei Républicains, i cui principali dirigenti sono in disaccordo con l'intesa elettorale del presidente Eric Ciotti con il partito di Marine Le Pen. Dopo il rifiuto di partecipare all'ufficio politico che potrebbe destituirlo, Ciotti ha infatti deciso di far chiudere la sede del partito, secondo Le Parisien. Tutti i dipendenti hanno ordine di lasciare gli uffici entro mezzogiorno: "È impazzito, io resto" ha dichiarato un dipendente del partito di alto livello.
"La destra repubblicana, almeno colui che la guida, si è alleata per la prima volta con l'estrema destra. E parlo dell'estrema destra, del Rassemblement National, voltando le spalle in poche ore all'eredità del generale de Gaulle, di Jacques Chirac e di Nicolas Sarkozy", ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, nella conferenza stampa in corso a Parigi.
"Da domenica, stanno cadendo le maschere. È una prova di verità": lo ha detto il presidente Emmanuel Macron, aprendo la sua conferenza stampa a Parigi. "Si vede la differenza fra chi difende i propri interessi e chi difende quelli comuni", ha aggiunto. Dopo i risultati delle europee e la congiuntura politica "la situazione politica imponeva uno scioglimento": lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, in una conferenza stampa a Parigi.
"Solo lo scioglimento consente il chiarimento delle cose", ha aggiunto. Macron ha accusato i radicali di sinistra de La France Insoumise di "aver creato un disordine costante" e "preoccupante" in Assemblée Nationale rendendo "meno leggibile l'azione e impedendo di costruire coalizioni stabili". Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto oggi che la sua maggioranza deve "andare a dialogare con personalità e forze che oggi non ne fanno parte", ipotizzando un allargamento del governo alle forze moderate.
Il presidente francese si appella a tutti coloro che hanno ''saputo dire no agli estremi'', in vista delle elezioni politiche anticipate del 30 giugno e del 7 agosto. In conferenza stampa a Parigi, il presidente ha dichiarato che due blocchi estremi, siano essi di estrema destra o di estrema sinistra, rappresentano un rischio di ''impoverimento'' per il nostro Paese.