Italia / Il caso

Schlein: «Meloni è consapevole delle fascisterie in Fratelli d'Italia»

La segretaria Pd, ospite a La7, attacca sulle presenze nel partito della premier, dopo diverse vicende avvenute anche in Parlamento: «La destra non può nascondere l'antisemitismo e il razzismo». Ieri sera a "Piazza pulita" l'inchiesta di Fanpage svolta da una giornalista infiltrata: «Saluti romani, inni al Duce e “Sieg Heil”: dentro Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia»

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ROMA. Meloni è consapevole delle fascisterie che ci sono nel suo partito? «Certo che lo è, altrimenti sarebbe la leader più distratta della storia. C'è un presidente del Senato col busto in casa di Mussolini e un sottosegretario che cita Mussolini. Meloni avrebbe dovuto prendersi il tempo di dichiararsi antifascista», lo ha detto ieri la segretaria Pd Elly Schlein a Piazza Pulita su La 7. E sul caso delle chat "nere" del portavoce del ministro Lollobrigida, Signorelli, ha aggiunto: «La destra si può sverniciare ma non può nascondere l'antisemitismo e il razzismo, la sospensione non è sufficiente».

Sempre a proposito di ammiccamenti con simboli dell'estrema destra, da un certo linguaggio da squadristi alle evocazioni della X della famigerata Decima Mas, nel mirino delle critiche anche esponenti della Lega. Alcuni di loro in questi giorni hanno fatto dichiarazioni singolari, come il deputato Crippa, secondo il quale cantare la "comunista" Bella Ciao è peggio che richiamare i simboli della Decima Mas. Una dichiarazione che è stata stigmatizzata da molti, come il Pd Stefano Vaccari, il quale ha ricorato che «la Decima Mas evoca, come tutti sanno, l'orrore della dittatura fascista. Bella Ciao di contro è un canto di lotta e di riconoscimento verso i partigiani che hanno lottato per restituire libertà e democrazia al nostro Paese. Crippa può oggi addirittura sparlare, e lo fa più volte, perché c'è chi ieri, morendo da patriota, gli ha consentito di poterlo fare. I conti con la storia e quel terribile periodo, vorrei ricordare a Crippa, si sono conclusi a Dongo. Crippa invece preferisce lasciarci andare a rigurgiti che sono una grave offesa per milioni di cittadini. Il capogruppo Molinari la pensa anche lui come Crippa? La Lega non è più antifascista?».

Quanto all'aggressione subita in aula dal parlamentare M5S Donno mentre porgeva un tricolore al ministro Calderoli per protesta contro l'autonomia differenziata, la segretaria Pd Schlein contesta il tentativo della maggioranza di derubricare l'episodio alla voce "disordini" mettendo sulal stesso piano aggressori e vittime dell'episodio.

«Le sanzioni di oggi sono sproporzionate, mettendo sullo stesso piano aggrediti e aggressori», ha detto commentanto le decisioni prese alla Camera. «Quelle di ieri sono immagini vergognose che non si dovrebbero mai vedere, tanto più dopo aver ricordato in quell'Aula l'omicidio Matteotti, pochi giorni fa. Quella di ieri è stata una aggressione squadrista».

E ieri sera, sempre a "Piazza pulita", su La7, è andata in onda "Gioventù Meloniana", un'inchiesta undercover svolta da una giornalista di Fanpage che si è infilfiltrata nel movimento giovanile di Fratelli d'Italia a Roma. Ne è uscito un quadretto tutt'altro che scevro da imbarazzanti nostalgismi: «Saluti romani, inni al Duce e “Sieg Heil”: dentro Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia», è il titolo del reportage.

Ecco come Fanpage presenta l'inchiesta, ora disponibile anche online: «I militanti di Gioventù Nazionale, sono la futura classe dirigente di Fratelli d’Italia. Backstair, l’unità investigativa di Fanpage.it, si è infiltrata con una giornalista sotto copertura tra le fila del movimento giovanile del partito di Giorgia Meloni: nella video inchiesta Gioventù Meloniana vi mostriamo come si formano le nuove leve della destra, fra inni al fascismo, paura per la stampa, apologia del terrorismo nero e insulti a neri e omosessuali.

Nei loro cori sono “la migliore gioventù”, agli eventi istituzionali i “ragazzi stupendi” di Giorgia Meloni, e per tutti “l’anima e il motore” necessari per far vincere Fratelli d’Italia.

Ma quando scendono dai palchi della festa di Atreju o della campagna elettorale, asserragliati nelle sedi del partito, parlano di scritte che inneggiano al fascismo, partecipano a concerti di estrema destra col braccio teso, rimpiangono l’operato dei terroristi neri, urlano “Duce!” e “Sieg Heil!”, cantano “boia chi molla” identificandosi come “legionari”, “camicie nere” e “camerati, mica poveri coglioni”. Sono i militanti di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, il vanto dell’intera classe dirigente del partito».

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