Italia / La tragedia

Crollo a Scampia, le due bimbe più gravi restano in prognosi riservata

Non preoccupano, invece, le condizioni delle altre cinque piccole ricoverate per le lesioni causate dal cedimento di un ballatoio, costato la vita a tre persone. La maggior parte degli sfollati della Vela Celeste risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede locale dell'Università Federico II

NAPOLI. Sono stazionarie le condizioni delle due piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, ricoverate in terapia intensiva pediatrica per le lesioni riportate nel crollo di un ballatoio nella notte tra lunedì e martedì alla Vela Celeste di Scampia, costato la vita a tre persone. Le due bimbe sono in gravissime condizioni e rimangono in prognosi riservata. Lo fa sapere, con un bollettino medico, l'ospedale pediatrico Santobono di Napoli dove le bimbe sono state ricoverate.

Per quanto concerne le tre piccole pazienti ricoverate in ortopedia: A. A., di 9 anni, operata per frattura di omero, ha praticato il controllo operatorio che risulta soddisfacente, mentre le condizioni generali necessitano di stretto monitoraggio clinico strumentale; B. M., di 10 anni, operata per frattura pluri-frammentata di femore, presenta un decorso post-operatorio regolare e rimane in attesa di intervento maxillo-facciale subordinato alla evoluzione delle altre lesioni di organo riportate a seguito del trauma, che vengono strettamente monitorate; B.S, di 2 anni, operata di frattura di omero distale, presenta un buon decorso operatorio e condizioni generali discrete e stabili.

Le ultime due pazienti ricoverate presso la Chirurgia d'urgenza sono stabili e in lieve costante miglioramento: A. G., di 2 anni, continua ad alimentarsi; A. A. di 4 anni, che presenta lesioni multiple, continua a non presentare al momento indicazioni chirurgiche, è sotto stretto monitoraggio e non ha ripreso completamente l'alimentazione orale. Per le piccole pazienti ricoverate in Ortopedia e in Chirurgia d'urgenza è stato attivato il supporto psicologico.

La maggior parte degli sfollati della Vela Celeste risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede di Scampia dell'Università Federico II, dove sono stati attivati tutti i servizi necessari. A fornire il quadro della situazione è stato il prefetto di Napoli, Michele di Bari, a margine della presentazione dei dati dell'attività di prevenzione antimafia.

Il prefetto ha riferito che nella Vela Celeste è stata ripristinata l'erogazione idrica e "molti alloggi sono già agibili".

Rispetto alla preoccupazione degli abitanti a rientrare nelle case, di Bari ha sottolineato che "le persone evacuate sono ancora scioccate dall'evento e dunque noi dobbiamo parlare con ogni nucleo familiare, dobbiamo capire le loro motivazioni, esigenze e aspettative e cercare di venire loro incontro perché - ha evidenziato - noi dobbiamo essere vicini alle famiglie, ricordando che ognuna è diversa dall'altra e che ci sono background differenti, non dobbiamo parlare di numeri. È questa l'indicazione che sto dando a tutti". Per quanto riguarda, in particolare, l'occupazione della sede dell'Ateno, e in vista della ripresa delle attività didattiche a settembre, il prefetto ha ricordato che "l'Università non è tra le strutture che erano state messe a disposizione e anche su questo ragioneremo con tutti, tentando di far capire che l'Università non serve a garantire alloggi ma per studiare e frequentare i corsi".

Intanto è stato nominato, dalla Procura di Napoli, il professionista che si occuperà di effettuare le perizie nell'ambito delle indagini sul crollo del ballatoio. Il fascicolo è nelle mani dei sostituti procuratori Manuela Persico e Mario Canale, della sezione "Lavoro e colpe professionali", coordinati, al momento, dal procuratore aggiunto Sergio Amato.

A capo della sezione infatti è il procuratore aggiunto Simona Di Monte. Intanto prosegue, da parte della Squadra Mobile di Napoli, l'acquisizione documentale e le verifiche finalizzate a stabilite se tutte le procedure che hanno interessato la struttura negli ultimi anni siano state correttamente eseguite, a partire dai controlli di staticità e dalla manutenzione. Particolare attenzione, in queste ore, gli investigatori stanno riservando alla ricerca di eventuali segnalazioni di danni (come quella risalente al 2016 relativa ai rischi strutturali - in particolare sulle passerelle - a cui era esposta della vela celeste, evidenziati nel bando 'Restart Scampia') che potrebbero avere un collegamento con il grave cedimento di lunedì notte.

Gli agenti del commissariato Scampia, intanto, stanno continuando nell'attività di escussione dei testimoni: l'obiettivo è sviscerare pienamente i fatti avvenuti quella tragica sera, costati la vita a ben tre persone e che hanno provocato, tra gli altri, il ferimento di sette bambine.

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