"Alle Olimpiadi l'Italia reale: sul podio tanti figli di migranti, nati qui ma costretti ai 18 anni per la cittadinanza"
Nuovo appello del segretario di +Europa Riccardo Magi: "Le leggi sulla cittadinanza servono ad integrare, a dare un futuro al Paese e questo è già il nostro presente. Vanno riformate, sono norme vecchie e superate"
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ROMA. "Di queste Olimpiadi tengo stretta la fotografia di un'Italia fatta anche di stranieri di seconda generazione: questa è l'Italia del presente e del futuro e senza estremismi sarebbe importante prenderne atto e modificare una legge che ormai fa parte di un'Italia lontana".
Lo ha dichiarato il segretario di +Europa Riccardo Magi ad Agorà Estate su Rai 3. "Le leggi sulla cittadinanza - ha continuato Magi - servono ad integrare, a dare un futuro al Paese e questo è già il nostro presente. Vanno riformate, sono norme vecchie e superate: in molti casi i bambini nati in Italia da genitori stranieri devono aspettare il diciottesimo anno di età per ottenere la cittadinanza e ciò significa attraversare gli anni della formazione scolastica e personale in una condizione di discriminazione e di incertezza", ha concluso.