Gpa, scontro medici-governo: "Noi curiamo, nessun obbligo di denuncia'
La ministra Roccella afferma che con la nuova legge cher criminalizza anche chi ricorre alla maternità surrogata al'estero, il personale sanitairo deve segnalare alla magistratura i casi "sospetti", secca replica del presidente della Federazione degli ordini dei medici, Filippo Anelli
ROMA. "I medici sono tenuti a denunciare i casi sospetti". A pochi giorni dall'approvazione della legge che in Italia rende la Gestazione per altri (Gpa), meglio nota come maternità surrogata, un reato universale, scoppia la polemica tra la ministra delle Pari opportunità e della famiglia, Eugenia Roccella - che invoca il dovere del medico a presentare denuncia in Procura - ed il presidente della Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, il quale al contrario ribatte: "Il nostro dovere è curare e siamo esentati dal denunciare la persona assistita".
Due posizioni agli opposti che riflettono l'aspro dibattito seguito al via libera alla legge. Netta la posizione di Roccella, secondo cui "un pubblico ufficiale, e anche il medico - ha detto nei giorni scorsi intervenendo alla trasmissione Tagadà su La7 - è tenuto a segnalare i casi di sospetta violazione della legge sulla maternità surrogata alla Procura. E poi si vedrà".
"Spero - ha aggiunto la ministra - che l'applicazione della legge abbia un effetto fortemente dissuasivo", ricordando che "in Italia c'è una procedura che protegge i minori e assicura la possibilità al compagno del genitore biologico di essere riconosciuto come genitore". Tra la Gpa e la compravendita di un bambino, che è reato in tutto il mondo, "non c'è differenza", ha osservato Roccella all'indomani del via libera alla legge.
La ministra Roccella ha detto: "Un pubblico ufficiale, e anche il medico, è tenuto a segnalare i casi di sospetta violazione della legge sulla maternità surrogata alla Procura. E poi si vedrà". Lo ha detto la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, rispondendo ad una domanda di Tagadà su La7. "Spero che l'applicazione della legge abbia un effetto fortemente dissuasivo", ha aggiunto Roccella, ricordando che "in Italia c'è una procedura che protegge i minori e assicura la possibilità al compagno del genitore biologico di essere riconosciuto come genitore". (ANSA).