Italia / Il caso

Cariche sugli studenti a Pisa: una decina i poliziotti indagati

In sette si erano autoidentificati dopo la manifestazione pro Palestina, sei i manifestanti rimasti feriti

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PISA. Sarebbero una decina i poliziotti indagati dalla procura di Pisa per quanto avvenuto lo scorso 23 febbraio quando ci furono cariche contro gli studenti durante un corteo pro Palestina.

Le accuse, a vario titolo, sono eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi colpose. Lo si apprende da fonti sindacali. Tra gli agenti indagati ci sarebbero poliziotti del reparto mobile fiorentino, impiegati nel servizio d'ordine pubblico, e anche i responsabili sulla piazza del dispositivo di sicurezza.

Dopo la manifestazione, sette poliziotti in servizio in piazza il giorno degli scontri si erano autoidentificati, informando la procura.

In quell'occasione rimasero feriti sei studenti feriti.

«Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese», il racconto di una studentessa.

Video con gli studenti chiusi in una strada stretta e colpiti hanno fatto velocemente il giro dei social scatenando la reazione anche del sindaco leghista Michele Conti: «Quello che è accaduto mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero».

Lo polizia ha fatto sapere stasera, a proposito delle indagini: "Come disposto dalla procura di Pisa, la questura ha proceduto alla notifica delle informazioni di garanzia e dell'invito a rendere interrogatorio dinanzi al pm nei confronti di dieci appartenenti alla Polizia di Stato, coinvolti nei fatti accaduti a Pisa durante la manifestazione dello scorso 23 febbraio.

In particolare, l'attività di indagine è stata condotta dalla polizia di Stato in piena collaborazione con la procura e sono stati identificati tutti gli operatori in servizio, grazie anche all'autoidentificazione ad iniziativa degli stessi agenti. Di essi, dieci risultano indagati per cooperazione colposa, eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi e lesioni personali.

Nessuno degli indagati attualmente ricopre incarichi di natura operativa presso la questura di Pisa".

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