La Lega a Ferrara vota col Pd per censurare le attività dei neofascisti in città
In Comune centrodestra e centrosinistra approvano una mozione presentata dai dem dopo l'apertura della sede di Forza Nuova a Ferrara, a ottobre, la prima in tutta l'Emilia-Romagna
FERRARA - Il Comune di Ferrara, città guidata dal sindaco leghista Alan Fabbri, ha votato all'unanimità l'ordine del giorno relativo alla censura di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste sul territorio comunale.
Maggioranza, di centrodestra, e opposizione, di centrosinistra, si sono trovate d'accordo e ieri, durante la seduta del consiglio comunale, hanno approvato la mozione presentata dal Pd dopo l'apertura della sede di Forza Nuova a Ferrara, a ottobre, la prima in tutta l'Emilia-Romagna.
In una votazione che fa venire in mente il modello "arco costituzionale" repubblicano dei decenni scorsi, il consiglio comunale si impegna a "censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi democratici e antifascisti della nostra Costituzione, nonché ogni attività di propaganda che sia manipolatoria verso i cittadini, soprattutto se minori, e l'organizzazione di 'ronde' in ogni parte del nostro territorio comunale".
Nella precedente seduta il documento era rimasto in sospeso per un'astensione dal voto da parte di tutti i consiglieri. Ripresentata ieri, invece, la mozione è stata approvata all'unanimità. Il Pd ha accolto il suggerimento del vicesindaco Alessandro Balboni (Fratelli d'Italia) di togliere il nome di Forza Nuova per "non dargli la visibilità che cerca". Anna Chiappini (Pd) ha commentato: "Risultato di una buona politica".