Usa / Il dramma

Los Angeles in fiamme, i roghi sono almeno sei: 11 morti accertati

Oltre 100.000 persone sotto ordine di evacuazione, polemiche anche sul destino diverso per i più ricchi, che per salvare le proprie case assoldano squadre di pompieri privati

WASHINGTON - Almeno sei grandi incendi stanno imperversando nella contea di Los Angeles e 11 persone sono morte: questo l'ultimo aggiornamento sulla situazione dei roghi nella metropoli da parte delle autorità che hanno avvertito che il bilancio delle vittime è provvisorio.

Più di 100.000 persone sono sotto ordine di evacuazione, con altre decine di migliaia in allerta.

Da Malibu a Santa Monica, da Altadena a Calabasas e alla San Fernando Valley, Los Angeles continua a bruciare mentre il presidente Joe Biden ha attaccato i «demagoghi» per aver strumentalizzato una tragedia che ha trasformato la capitale dell'industria dei sogni in uno «scenario di guerra»: oltre diecimila case distrutte, 14 mila ettari in fumo, mentre il bilancio dei morti e dei danni (fino a 150 miliardi di dollari, secondo le stime di AccuWeather) continua a salire.

Squadre cerca-persone sono al lavoro casa per casa alla ricerca di cadaveri, mentre la Guardia Nazionale e oltre 200 poliziotti sono stati schierati nei quartieri evacuati per prevenire saccheggi.

È stato imposto il coprifuoco notturno per garantire che quanti devono lasciare le proprie case (153 mila, mentre 166 mila sono in preallarme) possano farlo senza temere per le proprie cose. Continua dietro le quinte la ricerca delle cause di una tragedia che potrebbe rivelarsi la più costosa nella storia degli Usa: nel mirino è la rete elettrica da cui potrebbe essere partita la scintilla fatale mentre, nonostante l'arresto di un piromane a Woodland Hills, dove imperversa il focolaio Kenneth, non sembra trovare conferma l'ipotesi di un atto doloso.

Intanto su Truth Social Donald Trump ha chiesto le dimissioni del governatore dem Gavin Newsom mentre la sindaco Karen Bass è stata attaccata per la risposta manchevole della città: «Non lasceremo che la politica interferisca», ha replicato lei, ribadendo che il suo lavoro è «salvare vite» e prepararsi alla prossima settimana, quando i violentissimi venti di Santa Ana torneranno a soffiare dopo la tregua delle ultime ore.

Difficile, nel nuovo clima di disinformazione agevolato da X, distinguere la verità. «Molti demagoghi si stanno approfittando degli incendi», ha tuonato Biden.

Lo stesso Elon Musk ha replicato con un «vero», poi cancellato, a un micromessaggio del disinformatore professionista Alex Jones che aveva attribuito i roghi ad «un complotto globalista per deindustrializzare gli Stati Uniti».

Se le accuse di Trump a Newsom di aver svuotato le cisterne sono infondate, il governatore e la legislazione dem della California hanno colpe per non aver accettato che le società di assicurazione adattassero al rialzo le polizze legate al rischio clima, provocando un'emergenza statale di proprietà non assicurate.

In extremis lo stato di California ha fatto marcia indietro per evitare per 12 mesi che giganti come State Farm, Farmers e Travelers revochino o cancellino clienti come hanno fatto tra 2020 e il 2022, quando circa 2,8 milioni di polizze non sono state rinnovate, tra cui 530.000 nella contea di Los Angeles.

Cominciano poi a montare altre polemiche: mentre a Palisades è andata in fiamme la villa di Mel Gibson, si discute sulle squadre di pompieri privati impiegati da ricchi e famosi per proteggere le loro proprietà.

Assistiti da quasi 800 detenuti addestrati al contenimento delle fiamme, i vigili del fuoco professionisti hanno fatto intanto piccoli progressi: il rogo di Palisades, il più esteso, è stato limitato dell'8%, mentre, più nell'interno, le fiamme dell'Easton Fire che ieri avevano aggredito il Monte Wilson hanno risparmiato lo storico osservatorio astronomico in vetta e i ripetitori delle tv.

Se elicotteri e aerei cisterna sono tornati a volare, ci sono state battute d'arresto, come quando un drone ha colpito un velivolo anti-incendio costringendolo a terra. Nella prima Spoon River dei roghi ci sono anziani e pensionati: un ex ingegnere della Lockheed di 82 anni bruciato in casa, un amputato col figlio disabile e una ex farmacista.

Victor Shaw, che faceva il fattorino, è diventato simbolo di una tragedia che non risparmia i ricchi ma colpisce più duramente i poveri: è morto carbonizzato con la pompa di giardino in mano nel vano tentativo di salvare la casa dei genitori.

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