Casi pandoro e uova di Pasqua: Chiara Ferragni rinviata a giudizio
La Procura di Milano ha emesso una citazione diretta per l'ipotesi di truffa, l'influencer commenta: «Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno»
MILANO - La Procura di Milano ha rinviato a giudizio con citazione diretta Chiara Ferragni per la vicenda della presunta truffa dei pandoro "Pink Christmas" e per le uova di cioccolato.
Lo rende noto la difesa dell'influencer e Ferragni commenta: «Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza».
I legali della influencer, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana, crivono: «Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l'Agcm.
L'interlocuzione con i pubblici ministeri non ha avuto l'esito auspicato e la Procura ha preferito demandare al Giudice del dibattimento ogni decisione nonostante sia evidente l'assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità - sostengono i legali - L'innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio che affronteremo serenamente».