L'abbronzatura di Obama. L'ennesima gaffe di Silvio

di Fabrizio Franchi

“Obama bello e abbronzato”. Così, ancora una volta, il nostro premier, è riuscito a togliere i riflettori su un passaggio storico mondiale, con l’elezione di un nero alla presidenza degli Stati Uniti d’America, e a girarli su se stesso.

E’ riuscito a rendere barzelletta una vicenda che riguarda il riscatto di milioni di afroamericani discendenti di una storia tragica come quella della schiavitù e della deportazione. Per lui no, è solo una “carineria” ed è un “imbecille chi non l’ha capita”. Inoltre gli “hanno rotto i coglioni” quelli che fanno queste polemiche. Per chi ha ancora negli occhi e nella testa il discorso di Obama all’alba di mercoledì , sono parole che decisamente stonano, in bocca per di più al capo di governo di uno dei primi otto Paesi del mondo. Il fatto è che Berlusconi sa di avere fatto un’enorme gaffe e siamo tutti curiosi di assistere al primo incontro tra Obama e Berlusconi. Chissà che pacche sulle spalle: “Che bella abbronzatura, Barack”. “Anche tu, Silvio, bei capelli neri e lucidi”. Vignetta di Forattini su Qn

Ma non sono battute. Berlusconi sa di aver commesso una gaffe, ma sa di aver dato voce a un razzismo latente che resiste anche da noi, per cui gli extracomunitari sono tutti “marocchini”, gli uomini di colore potenziali stupratori e le donne di colore prostitute di strada. Non è un caso che sui giornali del gruppo Qn, (il Giorno, Resto del Carlino, La Nazione), che hanno fatto la storia del giornalismo italiano, giovedì sia uscita questa vignetta di Forattini, che la dice lunga sul “sentiment” di una parte dell’opinione pubblica, in cui si vede un Bush disperato che sorprende l'America rappresentata dalla Statua della libertà a letto con Obama: "Sciagurata, mi hai tradito col maggiordomo negro!" Quello che emerge, nei fatti è il disprezzo. Dire che Obama è "abbronzato", è in fin dei conti il segno di un disprezzo.

Ben altra caratura per tutti i giornali del mondo che hanno usato parole dure di condanna. Anche e soprattutto quelli di destra. Per il francese “Le Figaro” è stata “una scivolata”, per il Daily Telegraph è stato inappropriato”, per Der Spiegel “Berlusconi è autore di gaffe penose”. E ancora: il "Washington Times" lo definisce “famoso impolitico” e Le Monde parla di “costernazione”. Il New York Times ricorda che ha fatto la battuta in un contesto istituzionale, davanti ai russi, che proprio il giorno prima avevano appena rilanciato la guerra fredda sul piano missilistico statunitense. e in questo modo indirettamente schierandosi con Mosca. Insomma, è il gelo nella stampa mondiale. E ormai la frittata è fatta: i blog americani, nonsolo quelli dei giornali, abbondano di migliaia di commenti di condannaa Berlusconi. I comici stanno infiorettando i loro programmi sui varicanali televisivi americani contro gli italiani. Ma gli uomini e le donne che frequentano la rete del resto se lo aspettavano. Giovedì mattina su Facebook circolavano già le scommesse su quanto tempo avrebbe impiegato il Cavaliere a infilare la prima gaffe con Obama: detto, fatto.


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