Rifiuti, virtuosi e tartassati

Con l'impegno dei cittadini crescono, purtroppo, anche le tariffe

di Vittorio Colombo

 

Sono annunciati nuovi rincari nelle tariffe del servizio di raccolta rifiuti. Si dirà: che c’è di strano visto che l’andazzo al rialzo delle tariffe riguarda tutti i servizi?

Ma se si parla con i cittadini dell’Alto Garda cui sia accorge che, mentre altri aumenti pur indigesti sono tollerati, sui rifiuti si mugugna non poco.

Lo stato d’animo di malcontento è, per quel che riguarda i censiti dell’Alto Garda, facilmente spiegabile. Ci sono due fattori “forti” che determinano questo stato di insofferenza.

Il primo: i dati dicono che ad Arco e a Riva  la raccolta differenziata  va assai bene. Così ad Arco nella differenziata si va oltre il 60% e a Riva oltre il 50%,  percentuali nettamente superiori a quelle di quasi tutti gli altri Comuni del Trentino.

Il secondo: quando la Provincia ha chiesto il sacrificio di fare della Maza la discarica di buona parte dei rifiuti di tutta la provincia,  progetto osteggiato mai poi subìto dalle amministrazioni comunali,  si era detto che sarebbe arrivata una “contropartita” al sacrificio.

Il cittadino comune considera tutto ciò e si chiede: a che serve essere responsabili e impegnati nella raccolta differenziata se poi il riscontro a questo atteggiamento “virtuoso” è un aumento delle tariffe in percentuale superiore a quello applicato ai cittadini di Comuni trentini meno “virtuosi”?

E ancora: l’aumento della differenziata non porta a ridurre i costi del servizio coordinati dal Comprensorio con benefici che, in termini di risparmio, dovrebbero cadere su chi la differenziata la fa ogni giorno? Cioè sui singoli cittadini.

Seconda questione, quella della Maza. Anche in questo caso l’aver accettato il sacrificio, impattante in termini di tutela dell’ambiente, di traffico di camion e di qualità dell’aria e della vita, alla prova dei fatti non si è tradotto in un “riconoscimento” alla comunità che si accolla i problemi della altre comunità.
Per questo l’umore dei cittadini dell’Alto Garda, a fronte degli annunciati aumenti, è quella di essere “becchi e  tariffati”.  

  

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