La guerra a Sky è una guerra contro la tv intelligente
La mazzata alla tv di Murdoch è stata data per colpire la migliore tv apparsa in Italia. Attorno a questa battaglia si gioca il futuro dell'informazione e della televisione.
La vicenda di Sky ha tenuto banco in molte discussioni ediversi cittadini l’hanno liquidata con fastidio e indifferenza. Tuttavia valela pena mettere a fuoco alcuni punti, perché la vicenda segna un passaggiofondamentale nello sviluppo dei mass media nel nostro Paese. Vediamo alcunipunti.
Punto primo. Come si ricorderà il governo Berlusconi hasostenuto che raddoppiava l’Iva dal 10 al 20 per cento per una questione diequità. Altro che equità: è una botta a Sky: la tv via satellite ha il 92 percento del mercato delle pay tv, Mediaset poco più del 4 per cento. I conti sonopresto fatti.
Punto secondo. Dopo l’esplodere della polemica, il governoha sostenuto che si tratta di una misura obbligata perché lo ha chiestol’Europa. Un secondo falso, perché la Ue chiese a Prodi, verso la fine del suomandato, la documentazione sulla vicenda, ma solo in seguito a un espostoVedi un po’di chi? Di Mediaset… E
Punto terzo. Molti cantori berlusconiani hanno iniziato illoro coretto, a cominciare dal Giornale, che – in testa il suo direttore – si èschierato ovviamente con il premier. Giordano, senza pudore, ha sostenuto chenon ci si deve scandalizzare, perché chi si può permettere Sky ha anche i soldiper pagare quattro euro in più al mese per vedere la tv via satellite.
Facciamo qualche puntualizzazione. La polemica è esplosaperché a capo del governo c’è un signore che è anche il maggiore editoreprivato d’Italia e il conflitto di interessi era palese. Ma c’è anche unsospetto maligno. Il colpo a Sky arriva dopo la pubblicazione di un sondaggioda parte della tv di Murdoch in cui emergeva che la maggioranza degli italianiriteneva inadeguato il pacchetto di misure contro
Non solo. Le tasse su Sky sono – in senso letterale –il fallimento delle promesse berlusconiane che in campagna elettorale erano tutteindirizzate contro Prodi, il quale metteva “le mani nelle tasche degliitaliani”, cosa che Berlusconi non avrebbe mai fatto. Cinquanta euro in piùall’anno per vedere una tv che cosa sono se non mettere le mani nelle taschedegli italiani, visto che almeno quindici milioni di cittadini godono delletrasmissioni di Sky? Non solo. I funzionari della Camera, analizzando leproposte governative, hanno chiarito che gli entroiti previsti con il raddoppiodell’iva a Sky potrebbero venire meno, perché hanno stimato una riduzione degliabbonamenti alla tv satellitare con questa misura.
E qui veniamo a un punto nodale. Il fatto è che Sky harappresentato la più grande e la migliore novità multimediale degli ultimidecenni in Italia. Sul piano informativo, Sky ha dato lezioni di grande,grandissimo, giornalismo e non a caso ha vinto il premio di miglior tg per lasua completezza, indipendenza, autonomia, serietà, equilibrio e correttezza.Non parliamo dei programmi di approfondimento e dei film o dei cartoni animati.Un abisso con Rai e Mediaset. Non è cosa di poco conto sapere che i proprifigli possono guardare la tv senza dover avere il patema che a qualsiasi orapotrebbero sentire parolacce o vedere tette e culi come avviene con il duopoliovia etere.
Questi sono i punti. Berlusconi ha solo cercato di dare uncolpo a chi ha dimostrato di fare una tv intelligente e migliore della sua,meno annebbiante per
Per ora, il signor B, quello che chiamano cavaliere e chenon voleva mettere le mani nelle tasche degli italiani, ha aumentato le tasseper gli abbonati Sky. Ma se qualcuno pensa che riguardi solo qualcheprivilegiato, pensi ai soldi che dovà spendere per il decoder del digitaleterrestre. Una delle grandi bufale teconologiche inventate dal centrodestra, maun grande affare per il fratello di Berlusconi che li vende. Il decoder digitaleè una teconologia arretrata e che non porterà a nulla. E’ come voler fare unapiccola rete intranet via cavo, mentre il mondo è in Internet con il wireless egià si prepara al wi-max.
Quindi, prima di abboccare all’amo di Mario Giordano chevuole dimostrarci che quattro euro in più al mese sono poi soltanto quattrocaffè, pensiamo al fatto che quei quattro caffè sono le tazzine attorno a cuisi gioca il futuro dell’informazione e quindi della democrazia in Italia. Sonola differenza che passa tra un tv di qualità e quella tv definita così benedalla signora Ciampi…