Vegetariani o mangiatori di carne?Le scelte che allungano la vita

di Patrizia Todesco

«Vuole sapere quale è il segreto del mio vivere bene a 90 anni? Una scodella di verdura, settanta grammi di pasta e pesce in abbondanza». Deve aver scorto nei miei occhi una certa dose di invidia l’arzillo pensionato che l’altro giorno ho incontrato per lavoro per rivelarmi, durante un’intervista che aveva per oggetto tutt’altro argomento, il segreto della sua forma.
La conferma che le belle bisteccone di carne rossa non facciano poi un gran bene è arrivata poi da uno studio americano che ha coinvolto 500 mila persone. La carne rossa, hanno rivelato,  accorcia la vita se si eccede nei consumi, mentre quella bianca sembrerebbe ridurre il rischio di morte per tutte le cause su un periodo di 10 anni. I ricercatori hanno stimato che nel periodo di 10 anni in cui il campione è stato tenuto sotto controllo ben l'11% dei decessi tra gli uomini e il 16% di quelli tra le donne (per tutte le cause di morte) avrebbero potuto essere prevenuti se queste persone avessero ridotto il loro consumo di carni rosse a una quantità media di 175 grammi la settimana.
Al bando dunque la carne rossa, ma anche quelle eccessivamente lavorate come pancetta e insaccati.
E’ la rivincita dei vegetariani? Macché. Uno studio dell’Università di Oxford hanno suddiviso i partecipanti alla ricerca in quattro gruppi: i mangiatori di carne, i mangiatori di pesce, i vegetariani (che mangiano anche prodotti derivati dagli animali come latte e uova) e i vegani (vegetariani stretti che non mangiano derivati animali). Tutti questi gruppi hanno mostrato un’incidenza di tumori inferiore a quella della popolazione generale, perché godevano, mediamente, di una salute migliore (forse il fatto stesso di partecipare allo studio li rendeva più attenti all’alimentazione e a un sano stile di vita). I mangiatori di pesce, i vegetariani e i vegani avevano, comunque, sviluppato meno tumori rispetto ai mangiatori di carne. Questa tendenza, però, si invertiva quando si analizzavano specificamente i tumori dell’intestino: i vegetariani ne avevano più degli altri.
Che la scelta vincente sia poco di tutto?

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