"Non sono un santo" dice il premier: l'avevamo capito
E' stato quasi geniale Silvio Berlusconi. Non potendo più negare i suoi rapporti con le escort, viste le registrazioni inequivocabili di Patrizia D'Addario, le conferma e - in modo molto italiano, diciamo pure un po' maschilista - le gira a suo favore. Ammicca, fa la battuta e lascia intendere che gli piacciono le donne. E lascia pure intendere che è tutto vero quello che abbiamo sentito. Frasi come quella per cui avrebbe detto a Patrizia D'Addario che avrebbe chiamato una sua amica: "Che mi avrebbe leccato"... E poi "che male mi hai fatto all'inizio stanotte", frase che ogni uomo villoso e italiota convinto che sulla donna si debba esercitare una sorta di supremazia, sogna di sentirsi dire. Così come molti sognano quello che lui fa: "A lui piace farlo senza preservativo"...
"Non sono un santo", ha detto. Già. L'avevamo capito.
Altro che "Unto del Signore" o "Uomo della Provvidenza", come si era definito e come l'aveva definito qualche cattolico troppo velocemente innamoratosi. Semplicemente non un santo. E allora lui spiazza tutti. Non potendo negare gioca sul familismo amorale degli italiani, sulle scappatelle sognate con bellissime donne nel "lettone" con cui stare tutta la notte. Altro che prostata, altro che impotente, altro che negare, come si erano affrettati a scrivere tanti laudatori plaudenti e un po' improvvidi. Lui riesce a fare tutta la notte quello che la maggioranza degli italiani sbriga in pochi minuti.
E così dimostra ancora una volta la sua superiorità rispetto ai modesti personaggi della sua corte. Va all'offensiva, perché se è vero che i grandi si vedono nei momenti di difficoltà, lui pure essendo basso di statura, si dimostra grande di testa. Del resto si sa, i portaborse sono sempre più modesti dei loro leader. E così lui, che conosce gli italiani, gioca all'attacco: "Ma sì, non sono un santo, con tutte queste belle figliole che girano a Palazzo..." E tutti si piegano in due dalle risate. Pensate: davanti a lui rideva compiaciuto persino Roberto Formigoni che ha fatto della castità un dogma politico.
E la Chiesa sta alla larga da questa vicenda. E del resto che altro potrebbe fare?
Ora, questo spiazzamento creerà problemi. Certo in San Pietro, ma lì i problemi sono secoli che hanno imparato a superarli. Piuttosto, come faranno i minzolini di turno ad andare in video a spiegare che non si deve parlare delle registrazioni e delle escort, "perché non è una notizia"?
E invece era tutto vero. Come scrissero Repubblica, El Pais, Times, Le Monde...