Insieme a Santa Luciatorna, come sempre, Cara Benzina

di Renzo Moser

Ci sono i mercatini, l’invasione delle automobili, San Nicolò che scaccia i diavoli, le lettere a Babbo Natale, i dolci di Santa Lucia: mai come in questo periodo dell’anno possiamo contare su riti intramontabili e granitiche certezze. Taluni eredità di una tradizione secolare, altri relativamente giovani ma non per questo meno sentiti.
Poi c’è un altro rito, anche questo implacabile e spietato nella sua puntualità, perfino troppo facile da prevedere, e dunque con tutte le caratteristiche per essere ammesso nella categoria delle granitiche certezze. È il rito del rincaro della benzina. Lo abbiamo denunciato più volte, ma è difficile non tornare su questo argomento. È noto, infatti, che le grandi compagnie petrolifere non si lasciano sfuggire l’occasione di ponti, festività, ferie.
E dunque nei periodi più «caldi» dell’anno (Pasqua, Ferragosto, Natale) non mancano di ritoccare al rialzo i listini dei carburanti. Magari non di molto: ma con milioni di italiani che si mettono in strada per il ponte dell’Immacolata o per la settimana bianca, basta poco, alla pompa, per rimettere in sesto bilanci poco entusiasmanti o garantire dividendi extra.
Si sono già mossi Esso, Tamoil e Shell: quest’ultima è la più cara, con la verde a quota 1,330 euro al litro. Agip aveva già provveduta la settimana scorsa, e solo Api/Ip è andata in controtendenza.
Facciamo una scommessa? Rivedremo questo andazzo verso la fine del mese, tra Natale e Capodanno...

comments powered by Disqus