Bertolaso ministro? Mossa obbligata

di Fabrizio Franchi

“Farò Bertolaso ministro!”, ha esclamato ieri dall’Abruzzoil premier Silvio Berlusconi. Il premier intende così dare un riconoscimento alresponsabile della Protezione civile per tutto quello che ha fatto dopo ilterremoto.  Poi, dopo l’annuncio, se ne èandato con il suo codazzo di portaborse.

Davanti ai giornalisti si è mostrato stupito lo stesso Bertolaso per larivelazione  – “non so nulla” –; sconcertatie irritati  i ministri che non eranostati informati. Un colpo di teatro hanno pensato i più, vista la dura polemicadi qualche giorno fa su Haiti, quando lo stesso Berlusconi ha sconfessatoBertolaso per l’attacco agli Stati Uniti. Il nostro responsabile dellaprotezione civile aveva accusato i suoi pari grado statunitensi di fare solopasserelle televisive a Port au Prince e di aver confuso i soccorsi umanitari perun intervento militare. Affermazioni che avevano scatenato la nostra indignazionegovernativa; e prese di distanza; e Frattiniprostrato davanti a signora Rodham Clinton; e Berlusconi pronto a levare ilditino contro Bertolaso.

E ora? Ecco arrivare il colpo di scena. Anche se manca unparticolare non indifferente: il premier non ha chiarito quale dicasterointenda assegnare a Bertolaso.

Più interessante è capire il dietro le quinte, il perché ilCavaliere abbia fatto questo colpo di teatro. Forse la motivazione è semplice: datutti i sondaggi emerge che Bertolaso ha un gradimento maggiore del suo. Addiritturadue terzi degli italiani si sono schierati con il capo della Protezione civilee contro il governo nella polemica su Haiti. Un dato incredibile che ha fattofare a Berlusconi una retromarcia improvvisa. Del resto tra cinquanta giorni sivota in tredici regioni italiane e il premier non può permettersi di perdereconsenso.

E che la mossa su Bertolaso sia azzeccata lo dimostrano gliapplausi entusiasti che si sono levati dalla stampa di destra e i commenti favorevoli sui siti del Pdl. Poco importase si tratta di mossa obbligata e di propaganda.

comments powered by Disqus