E' iniziato il declino di Berlusconi, ma il Pd non è capace di essere alternativa

di Fabrizio Franchi

Il centro-sinistra è tornato in piazza e ha dimostrato di esserci, al di là delle solite cifre ballerine sul numero dei manifestanti.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni hanno assestato colpi duri al centrodestra che sabato prossimo è atteso a una risposta altrettanto forte. Certo la vicenda delle liste malamente gestita dal Pdl non ha agevolato il premier che addirittura si è fatto un autogol clamoroso con il decreto salva liste. E che sia stato un autogol, oltre che nell'inefficacia giuridica, lo dimostrano anche le rilevazioni dei sondaggi che danno in calo la fiducia nel premier, nel governo e anche nel Popolo della libertà. Probabilmente il centrodestra riuscirà a camuffare lo stop con i voti della Lega che è in forte ascesa e in Veneto sarebbe addirittura avanti di dieci punti sul Pdl. Ma questo, invece di risolvere i problemi contribuirà ad aumentarli.
Poi oltre al decreto che ha spinto alla mobilitazione il centrosinistra, è arrivata l'inchiesta di Trani, da cui emerge il tentativo di fermare Santoro con le pressioni sull'Autorità delle comunicazioni e su Minzolini, direttore del Tg1. Che siano stati commessi reati o meno si vedrà, ma il punto è quello di sempre: è quello delle escort, degli editti bulgari, delle leggi ad personam. È cioè la gestione del potere come se fosse un'azienda, o meglio, la portineria di una azienda, tra domestici obbedienti e servette pronte ad omaggiare il padrone. Per non parlare della vicenda di Ignazio La Russa che da ministro si è rivelato per quello che è: un buttafuori del capo. Invece di attenersi a una veste istituzionale, quale dovrebbe, in qualità di ministro della Difesa, ha sentito il bisogno di fare tacere un signore che faceva domande scomode. Una scena che ha svelato il rapporto che c'è tra Berlusconi e i suoi ministri: pretoriani del Cesare.
 Insomma, un quadro che palesa fortemente gli affanni di un uomo e del suo sistema dopo sedici anni di luci della ribalta, vissuti con scarsi risultati: inesistente la riforma fiscale, nessuna riforma della burocrazia, nessuna grande opera in cantiere tra quelle annunciate. Insomma, un sistema, quello delle promesse roboanti, si avvia al declino.
Il problema vero è che il Pd non sta dimostrando la capacità di essere alternativa e ieri da piazza del Popolo si percepiva nettamente un senso di stanchezza del popolo di centrosinistra. Se il Pd non sarà capace di fare capire che cosa vuole e come vuole costruire l'alternativa non potrà capitalizzare nulla e non sarà in grado di tornare a governare.

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