Piccole storie italianedi ordinario spreco

di Renzo Moser

Sei storie di ordinaria follia, all’italiana, rigorosamente bipartisan, perche quelle storie sembrano non cambiare mai.
La prima: Montecitorio, che, come è noto, ospita la Camera dei Deputati, spende quiest’anno quasi 700 mila euro per le agendine, i cartoncini e le buste personalizzate per gli onorevoli deputati;
La seconda: Montecitorio ha sottoscritto anche per il 2010 un contratto per la manutenzione degli orologi del palazzo: 23.600 euro.
La terza: Montecitorio spenderà quest’anno 48 mila euro per un contratto con l’Istituto superiore di sanità, che dovrà «monitorare la funzionalità e l’adeguatezza normativa delle aree attrezzate per i fumatori».
La quarta: Montecitorio ha stipulato un contratto con l’Istituto di architettura ed ergonomia dell’Università di Sassari per la verifica dell’ergonomia dei luoghi di lavoro del Palazzo. Costo: 19 mila euro.
La quinta: quasi mezzo milione di euro (per essere precisi 449 mila euro) Montecitorio li spende per divise, biancheria, vestiario, materiale di consumo per sartoria.
La sesta: 290 mila servono per i corsi di lingua straniera riservati ai deputati.

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