Occhiali 3d pericolosi? La stupidità dei media.... 

di Fabrizio Franchi

Da giorni diversi telegiornali delle tv generaliste insistono con servizi molto superficiali e allarmistici sugli occhialini 3d, quelli che servono per vedere le immagini tridimensionali. Generalmente al cinema. Molti dei film usciti recentemente infatti utilizzano questa tecnologia. E così ecco il trionfo delle leggende metropolitane: bambini che sarebbe stati colti da malore, donne incinte a rischio di perdita del nascituro e via di questo passo. Mai nessuno che citi nel dettaglio una ricerca scientifica, mai nessuno che ci dica in quale cinema e in quale paese sia avvenuto il malore.
E' la costruzione classica di una leggenda metropolitana.
Poiché gli occhiali 3d sfruttano la visione bilaterale dei nostri occhi, inviando alternativamente le immagini a uno e all'altro occhio, si pensa che questo possa creare problemi. Ma non esiste alcuna ricerca in questo senso, così come non esiste alcuna ricerca seria che abbia messo in discussione la pericolosità dei videogiochi. Anzi, recentemente diversi studi scientifici sostengono che i videogiochi avrebbero sviluppato negli anni le capacità reattive dei ragazzi.
Ma quello che qui preme sottolineare è altro, ossia il meccanismo perverso dei media, per cui quando inizia un filone tutti sfruttano e "vendono" la notizia come se fosse assodata e vera. Il fatto è che vedrete nel giro di qualche mese che cosa succederà, non appena il mercato sarà invaso dalle nuove mirabolanti televisioni in 3d: scatterà il battage mediatico a evidenziare le caratteristiche mirabolanti delle nuove tv.
Perché? Semplice: perché nelle casse delle testate radiotelevisive arriveranno fiumi di soldi dalla pubblicità.

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