Elettoralia
SPERANDO NEL SESSANTOTTO.
Secondo un sondaggio commissionato dal gruppo consiliare provinciale del Pd, in Trentino uomini e donne sono d'accordo: come sindaco è meglio una donna. È dunque un peccato doppio che oggi le candidate alla carica di sindaco siano soltanto 68 contro i 383 uomini. La percentuale femminile si ferma al 15,1% che si eleva oltre il 33% per le candidate consigliere soltanto perché la legge elettorale prevede le quote rosa. Auspicando che tutte e 68 riescano a vincere, per intanto ci complimentiamo con Lionella Denicolò (Castelnuovo), Ornella Campestrin (Torcegno), Cinzia Frisanco (Centa S. Nicolò), Elena Biasi (Sfruz), Cristina Faccini (Brione) e Michela Simoni (Montagne). Sono le sei donne alla guida dell'unica lista unica in gara nel proprio comune: se al voto andrà almeno il 50% degli aventi diritto, stasera saranno già sindaco.
SI CAMBIA, PER ORA.
Volenti o nolenti, le elezioni di oggi porteranno comunque una ventata di aria fresca nella classe politica-amministrativa trentina. Entra di fatto in vigore la legge regionale 3 del 1994 in cui si prevede che «non è immediatamente rieleggibile alla carica di sindaco chi abbia espletato il mandato per tre volte consecutive». Sono 57 i sindaci che non si sono così nemmeno potuti porre il problema di ricandidarsi o meno. Sarà tuttavia interessante verificare se, usciti dalla porta, rientreranno dalla finestra nel prossimo autunno quando si terranno le prime elezioni dirette delle Comunità di valle. Nel frattempo in Provincia si potrebbe pensare di introdurre il limite di tre mandati non soltanto per il presidente ma anche per assessori e consiglieri. Perché quindici anni posson bastare.
LOTTA IMPARI.
Il voto di oggi rappresenta un bel banco di prova per misurare i rapporti di forza nella maggioranza tra Partito democratico e Unione per il Trentino. Per le minoranze, ancora prima di conoscere l'esito delle urne, la partita è già chiusa a favore della Lega Nord. Il Carroccio è presente con proprie liste in venti comuni contro i sette del Popolo della libertà. In campagna elettorale si sono visti Calderoli, Tosi e Zaia mentre per il Pdl ha fatto una comparsata l'ultimo giorno soltanto Sacconi. Il sito della Lega trentina è continuamente aggiornato, quello del Pdl manco esiste. E il partito di SB continua a essere commissariato. Il nuovo coordinatore provinciale avrebbe dovuto essere nominato entro le elezioni europee. È passato un anno...
NON LEGGO E NON GUARDO.
Sono 369 i candidati sindaco per i 204 comuni trentini oggi alle urne. La quantità c'è, la qualità non sempre. Scoraggianti, in questo senso, alcune schedine degli aspiranti sindaco dei comuni maggiori pubblicate dall'Adige. Ecco alcune risposte alla voce film preferito: «Ben Hur»; «non vado molto al cinema, diciamo "Il gladiatore"»; «non mi dispiace il telefilm Walker Texas Ranger»; «non ricordo e non ho molto tempo per vederli»; «quando riaprirà il cinema a Riva»; «non vado al cinema». Va anche peggio con l'ultimo libro letto: «leggo molto testi di aggiornamento professionale e di attualità in genere, non ho tempo per la narrativa»; «non leggo»; «non ho molto tempo per leggere e onestamente non mi piace moltissimo». Consoliamoci con la sincerità.