Siamo speciali, ma non sempre
SPECIALI, A CORRENTE ALTERNA.
«È chiaro che non possiamo fare quello che vogliamo. Dobbiamo sottostare a norme nazionali. Il Trentino non può andare controcorrente da solo. Se lo facciamo, vengono su con i carri armati». Così, interrogato dall'Adige sulle possibilità di rinnovo del contratto del pubblico impiego, parlò l'assessore provinciale al personale Mauro Gilmozzi. Logica ineccepibile la sua. Peccato, però, che cozzi frontalmente con quella usata dalla giunta provinciale nel promuovere un ricorso alla Corte costituzionale contro la legge Tremonti sul contenimento della spesa pubblica. In essa si prevedono, a partire dall'1 gennaio prossimo, tagli drastici a consulenze, indennità, gettoni di presenza, retribuzioni dei dirigenti , sponsorizzazioni, pubblicità, missioni all'estero, spese per rappresentanza e relazioni pubbliche. Il Trentino intende far valere la sua autonomia finanziaria e rimandare al mittente la manovra. La specialità del nostro Statuto vale dunque per molti, ma non per tutti.
LA SQUADRA.
Non c'è da meravigliarsi, visto che i due (uno ex) massimi esponenti del partito a livello nazionale stanno sfasciando il Paese facendosi la guerra. Eppure stupisce che il senatore del Pdl, Giacomo Santini, plauda all'iniziativa del Consiglio dei ministri di impugnare la riforma sanitaria della Provincia di Trento. Stupisce non nel merito, visto che Roma potrebbe anche avere ragione, ma nella forma. La normativa non era infatti una proposta esclusiva della giunta ma la sintesi di quattro disegni di legge, uno dei quali di Pino Morandini, consigliere del Pdl. Quando si dice fare squadra.
PIM PUM PAM.
È guerra totale anche in consiglio comunale. Oggetto del contendere il Pum (Piano urbano della mobilità) sul quale il centrodestra sta facendo ostruzionismo a suon di emendamenti e ordini del giorno. La controproposta al piano della giunta, che punta sul potenziamento dei parcheggi di attestamento, il varo della metropolitana, il potenziamento del trasporto pubblico urbano e delle piste ciclabili, è aumentare il numero dei parcheggi a ridosso del centro storico. Si incrementerebbe così il traffico in città e, con esso, il numero degli incidenti. Tuttavia, a prescindere dai contenuti, piacerebbe che l'opposizione impegnasse analoghi sforzi su temi più complessi e, forse, più importanti, quale, ad esempio, l'urbanistica. Perché il traffico è come la Nazionale nel calcio - sono tutti commissari tecnici -, mentre per indici edificatori e cubature bisogna studiare un po'. Ma, applicandosi, qualche risultato lo si può ottenere.