Tutti (o quasi) nei bunguai
SIAMO NEI BUNGUAI.
In questa povera Italia la disoccupazione reale ha raggiunto il tasso dell'11%, l'inflazione è salita all'1,7%, i rifiuti invadono le strade e il debito pubblico è pari al 118% del prodotto interno lordo. Eppure i mass media sono costretti a occuparsi di bunga bunga e di due vispi vecchietti (un premier di 74 anni e un direttore di telegiornale di 79) che, invece di raccontare favole ai nipotini vicino al caminetto, preferiscono trascorrere le loro serate trastullandosi con una trentina di donne (e bambine) procaci e disponibili. Consoliamoci: forse giornali e tv nazionali adesso lasceranno in pace la povera Sarah Scazzi e il delitto di Avetrana.
ZERO VOTI, NOVEMILA EURO.
Il caso è del tutto particolare epperò induce a riflettere. Succede al consiglio circoscrizionale di Povo dove alle elezioni dell'anno scorso la Lega Nord aveva ottenuto un seggio.In consiglio era entrato Dario Granello con 2 (diconsi due) preferenze. Il buon Granello si è dimesso e i tre colleghi che lo seguivano con 1 voto, per un motivo o per l'altro, probabilmente rinunceranno tutti. Si dovrebbe così designare un candidato che non ha ricevuto manco un suffragio. Il caso non è però poi così singolare. Spulciando le preferenze assegnate domenica 3 maggio 2009, si scopre che a Gardolo una consigliera della Lega è stata eletta con 5 preferenze, a Meano un esponente del Pdl con 3, a Ravina una leghista con 2, a Villazzano e S. Giuseppe-S.Chiara altri due leghisti con 8 voti. Il problema non si porrebbe se si trattasse di volontariato, ma la famigerata legge Amistadi ha previsto la corresponsione di 60 euro per ogni seduta di consiglio e commissione. Quest'anno, per dire, in Centro storico-Piedicastello si sono già tenute 21 sedute soltanto di consiglio, mentre a Sardagna ci si è limitati a 5. Aggiungendo le riunioni di commissione, si può calcolare che ogni consigliere possa partecipare in media a 25 sedute all'anno per un totale di 1.500 euro all'anno. Questa legislatura durerà sei anni e quindi il totale può arrivare a 9.000 euro. Senza nemmeno aver fatto la fatica di votarsi.
QUANDO 38 FA PIU' DI 339.
A proposito di sistemi elettorali da rivedere: domenica scorsa il leghista Silvano Marches, buon per lui, è stato eletto nella Comunità della Valle di Non con 38 preferenze, mentre Antonio Remondini (Pd) è rimasto escluso dall'assemblea dell'Alto Garda e Ledro con 339 voti, nove volte di più. E la chiamano democrazia rappresentativa.
LA FORMA E LA SOSTANZA.
Il Comune di Trento ha inserito nel bilancio di previsione una spesa di 3 milioni di euro per eliminare la rotatoria di Piedicastello e creare una piazza. Nel contempo il consiglio comunale, accogliendo una delle istanze avanzate dall'opposizione di centrodestra, nel Piano urbano della mobilità (finalmente approvato) ha previsto di ricavare 2.000 posti auto in un parcheggio multipiano da costruire all'ex Sit, in via Canestrini, appena al di là di quel ponte di S. Lorenzo che congiunge Piedicastello alla città. Così il rione respirerà i fumi di scarico delle automobili in fila, ma lo potrà fare in una nuova splendida piazza.