La battuta di Berlusconi sui gay? Un colpo di genio

di Fabrizio Franchi

Diciamolopure: Silvio a suo modo è un genio della comunicazione. Pressato dadestra e sinistra e pure da dietro, con i magistrati che ormai hannofaldoni alti così sulle sue frequentazioni da bordello con annessemaitresse e giri di droga (a scelta: coca e hascisc) ha fatto ildoppio salto mortale ed è riuscito a fare dimenticare le suedisavventure usando la battuta su donne e gay.

Luisa bene che l'Italia, paese del familismo amorale, fa schiumare dai suoibar sport l'odio, il pregiudizio e la rabbia contro gli omosessuali e alloraecco rivendere la barzelletta che si raccontano la gran parte deimaschi adulti durante un giro di birre con gli amici: meglio andare aputtane che essere gay. Che poi non si capisce perché uno non abbiadiritto a essere quello che è. Soprattutto non si capisce perchéBerlusconi dovrebbe attaccare i gay, lui che ce li ha attaccatiaddosso da trent'anni e li ha anche fatti diventare ricchi. Da LeleMora a Signorini, dagli attori del Bagaglino ad alcuni suoi deputati.

Maquello sui gay è stato il suo colpo di genio, un modo di spingereancora di più la vita pubblica nel pozzo nero della pruderie fintomoralista italica. Giocare ancora sulla doppia morale: il cittadinocomune deve muoversi in un certo modo, lui può giostrare tra piscineidromassaggio, prostitute, minorenni o meno, orge e festini. In findei conti lo fa per rilassarsi. E per sviare l'attenzione la spostasul discorso gay, che nella suburra piace sempre perché si ritrovaun comune nemico, diverso e perciò da tenere lontano e dadiscriminare. A lui interessa poco il fatto che automaticamente –nonostante sia il nostro primo ministro – abbia in questo modoposto dei cittadini in una categoria di serie B, a lui intessa chegli si perdoni di andare a puttane e lascia passare pure il luogo comune delle donne come puro e semplice sollazzo notturno.

Mail punto è sempre quello. Non è il fatto che vada con delle squillo(pagate peraltro mica poco: 5 mila a notte...) ma che adoperi la suacarica per fare liberare una minorenne accusata di furto, raccontandooltretutto la balla che è nipote di Mubarak, mentre è unasconosciuta marocchina. E oggi i giornali di famiglia ci rivendonola bugia che la procura l'ha assolto da quell'atto. Ma dicono unabugia, perché la procura ha semplicemente detto che la questura hafatto tutto quello che doveva fare. Lui no. Lui non poteva. Nonpoteva fare pressioni per liberare una marocchina minorenne, abusando della sua carica. Semplicemente perché gli italiani lo hanno eletto per governare, non per dare l'impunità alle sue squillo.

Ma,in fin dei conti, è il crepuscolo triste di un anziano a cui inumerosi lifting non riescono più a nascondere le rughe, mentre latesta è impegnata a sognare la carne soda e tesa di ragazzine di cuilui potrebbe essere addirittura il bisnonno.

E'per questa sua ossessione da satiro, nel momento in cui il Paese èfermo, che la classe dirigente – i poteri forti, gli industriali,la burocrazia, i politici – lo fermeranno e gli metteranno lamordacchia, perché altrimenti trascinerà con sé tutti quanti. 

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