Contro le prostitute. A intermittenza, però
C'era qualcosa di surreale nella conferenza stampa di Maroni, Berlusconi,Bertolaso, sul nuovo decreto sicurezza su immigrazione eprostituzione.
Surrealeperché ormai il governo Berlusconi, come si è visto in commissioneBilancio alla Camera, non riesce più a fare passare nulla senza ifiniani. Ma soprattutto la scena era surreale, con Maroni che tornavaa riproporre l'idea del pugno duro quando dovrebbe spiegare agliitaliani che fine ha fatto la barzelletta delle ronde padanespacciate come panacea dei mali della malavita. Surreale, poi, perchéaccanto c'era “l'utilizzatore finale” delle escort e poco più inlà uno che andava a farsi rilassare dalle fatiche della Protezionecivile in un centro massaggi.
Berlusconiha spiegato che la ripresentazione del decreto è stata necessariaperché il “Parlamento non l'ha mandato avanti” e già questafarebbe ridere assai, visto che la maggioranza aveva – alla primapresentazione nel 2008 lo fece la Carfagna – un centinaio diparlamentari di vantaggio sulle opposizioni. Quantomeno distratti,insomma. Ma se uno guarda bene le immagini di Silvio Berlusconinoterà quasi un sorrisetto nel parlare di queste cose. Più che unsorriso, una presa in giro. Foglio di via per le puttane sorprese perstrada, invece alle escort – pure straniere - che battono villaArcore anche l'impunità con la polizia.
Insomma,la questione è tutta lì: chi batte per strada va cacciata, chibatte in villa ben vestita avrà diritto a un atto di carità delpremier.
Ilquale adesso rivende a tutti l'idea che queste vicende sono unavendetta della malavita, non rendendosi conto che in questo modoavalla tutto il suo Decameron del 21° secolo, e rende legittima larichiesta di renderci edotti sulla sicurezza, che non è suapersonale, ma dell'istituzione che rappresenta. Una sicurezza che luiha messo in crisi, dando il suo numero personale di cellulare alleescort di lusso che passavano per casa sua e che probabilmente lohanno anche fotografato e filmato in atti non prorio consoni.
Sorridevaalla conferenza stampa, il Cavaliere, e si vantava di essere unaspecie di Ercolino de noantri. Ma c'è una corda etica e estetica delbuon gusto che non può essere tirata troppo. Non basterannolaudatori che per anni ci hanno fatto lezioni di morale (contro igay, contro le coppie di fatto, contro le Luxuria, e le prostitute, iladri e i clandestini, contro il buonismo delle associazionicattoliche) e si muovono a intermittenza: nei giorni pari invocano illibertinismo per Berlusconi e nei giorni dispari vogliono i trenipiombati per le prostitute romene. Non basteranno più i Lupi e i Cicchitto a difendere cose di questo genere e un gentiluomo come l'avvocato Ghedini visibilmente sempre più a disagio. E non a caso il Forum delle Famiglie non lo ha voluto a Milano lunedì, perché lì la situazione sarebbe stato molto peggio che surreale.
Cèanche in questo Paese un limite etico ed estetico. Ed è statosuperato. Perché ognuno di noi, se scoprisse che la propria figliadi 17 anni va a dei festini con un signore di 74 anni farebbe quelloche ha scritto l'altro giorno sulla Tribuna di Treviso GiuseppeCovre. Ossia, non propriamente un pericoloso comunista, ma un leaderleghista veneto.
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