GRATTACIELI DOLOMITICI.
"La componente iconica è costituita dal disegno delle Dolomiti rappresentate da quattro cime. L'icona ha costituzione rettangolare, sul lato inferiore appare in forma fenomenica un profilo montuoso, caratterizzato sul lato sinistro da un declivio ricurvo e dal lato destro da un piano inclinato congiungente con un asse lineare parallelo al lato inferiore del rettangolo. Sopra il profilo fenomenico si stagliano 4 cime aventi ciascuna una forma leggermente diversa, queste “figure” simboleggiano le quattro diversità culturali presenti sul territorio: italiani, tedeschi, ladini, friulani". Questa è la motivazione in base alla quale, fra 388 bozzetti presentati, è stato scelto il nuovo marchio delle Dolomiti. A noi quelle quattro torri non piacciono; più che ricordare "un ambiente unico e mitico", sembrano grattacieli di New York che "simboleggiano le quattro diversità culturali presenti sul territorio": bianchi, ispanici, neri e asiatici.
RECIDIVI.
Grazie alle Ruby prodezze del nostro premier, pensavamo di esserci liberati dai tormentoni mediatici sul delitto della povera Sarah Scazzi. Ci eravamo sbagliati. Se la notizia del nuovo interrogatorio dello zio Michele Misseri è la più letta sul sito del quotidiano economico Il Sole-24 Ore e appare nella home page della Gazzetta dello sport on-line, significa che il problema non sono i mass-media ma i lettori. E conferma che l'Italia è un Paese malato. Sempre più.
SCI...VOLATA.
La Provincia ripete anche quest'anno "Ski Family in Trentino", la bella iniziativa avviata l'anno scorso per permettere alle famiglie di sciare pagando soltanto lo skipass di un genitore. Ora ne potranno usufruire anche le famiglie non residenti in Trentino. Peccato, però, che l'adesione delle stazioni sciistiche trentine sia calata anziché aumentata: quest'anno sono soltanto cinque contro le sei della scorsa stagione. Si è ritirata Polsa-San Valentino. "L'iniziativa - aveva detto il presidente di Brentonicoski, Graziano Risi - ci è piaciuta subito. In questo modo faremo anche meglio conoscere le nostre stazioni. Noi andiamo avanti sicuramente su questa strada, anche perché la nostra società, che è formata da tutti gli operatori turistici e locali, ha tutto da guadagnare dal fatto che ci sia più gente che viene in alta montagna, e questo è un bene non solo per noi ma per tutta la comunità". Cosa sarà mai cambiato nel giro di pochi mesi?
AUTOINCENERITO.
I mille trentini scesi in piazza la settimana scorsa per protestare contro la realizzazione dell'inceneritore non immaginavano certo di trovare un alleato in Dolomiti Energia. La società ha rinunciato a partecipare alla gara per la costruzione dell'impianto a Ischia-Podetti. L'amministratore delegato Marco Merler, uomo molto attento ai bilanci, ha fatto capire che l'opera, per come è stato costruito il bando, è scarsamente remunerativa: troppo pochi i rifiuti da bruciare, come peraltro avevano avvertito anni fa i vertici di Asm Brescia. Il termovalorizzatore, forse, si autodistruggerà. Prima ancora di essere costruito.