Dellai: vado o resto?
Pensieri in libertà del presidente della Provincia Lorenzo Dellai - subito dopo aver visto il duetto Fazio-Saviano in chiusura della trasmissione televisiva “Vieni via con me” - sull'opportunità di candidarsi per il Parlamento in caso di nuove elezioni.
“Vado perché da vent'anni domino la scena politica trentina e francamente sono stufo”.
“Resto perché, se mi candido con il centrosinistra, a Roma rischio di scoprire cosa significa stare all'opposizione”.
“Vado perché qui ho fatto costruire tutte le strade possibili”.
“Resto, perché dopo i buchi realizzati con i tunnel stradali, voglio traforare tutto il Trentino grazie a Metroland”.
“Vado perché non riuscirò mai a far bonificare i terreni di Trento nord”.
“Resto perché, dopo aver avviato l'operazione immobiliare da sindaco di Trento, voglio inaugurare il nuovo quartiere all'ex Michelin da presidente della Provincia”.
“Vado perché, dopo aver trasformato la Dc prima in Partito popolare, poi in Margherita e quindi in Unione per il Trentino, ora non so più cosa inventarmi”.
“Resto perché il principe vescovo Bernardo Clesio ha governato il Trentino per 25 anni e io non posso fermarmi a 15”.
“Vado perché la Provincia avrà sempre meno soldi a disposizione e inizieranno i tempi delle vacche magre”.
“Resto perché mi sono appena comprato l'auto blu nuova e devo aver la grazia di salire sugli elicotteri Agusta che aspetto da anni”.
“Vado perché lascio la poltrona di piazza Dante al mio amico Silvano Grisenti”.
“Resto perché magari si riesce a cambiare legge elettorale e così nel 2013 mi ricandido come presidente”.
“Vado perché se la Commissione europea affida un incarico a Giovanni Kessler a Bruxelles, io qualche poltrona a Roma la devo pur conquistare”.
“Resto perché non sopporterei l'idea di vedere un esponente del Pd diventare governatore del Trentino”.
“Vado perché non so dove recupererò il miliardo di debiti delle società a partecipazione provinciale”.
“Resto perché se davvero lo Stato rispetta il patto di Milano e restituisce i 7,5 miliardi di euro di arretrati alla Provincia di Trento, voglio essere io a spenderli”.
“Vado perché così l'Università degli Studi di Trento sarà libera di assegnarmi una laurea honoris causa”.
“Resto perché con la provincializzazione dell'Università posso diventarne il rettore, ché Magnifico lo sono già”.
“Vado perché il logo delle Dolomiti fa schifo e le nostre montagne non sono rosse”.
“Resto perché se sulle Dolomiti, fra un impianto di risalita e l'altro, sarà davvero possibile costruire anche delle torri, voglio essere io a promuovere il progetto”.
“Vado perché sono stufo delle proteste per le scorrerie dell'orso”.
“Resto perché utilizzerò il nuovissimo carcere di Spini per rinchiudervi tutti gli orsi trentini”.
Per dirla alla Benigni, sono queste le riflessioni di Dellai, se venissero confermate. Ma noi non ci crediamo, figuratevi se son vere.