L'alfabeto del 2011
AUTONOMIA.
A due anni dall'accordo di Milano, nel 2011, con l'assunzione delle competenze in materia di ammortizzatori sociali e università, l'autonomia trentina si troverà ad affrontare l'esame di maturità. Se lo supererà, saranno impossibili marce indietro. E il Trentino diventerà sempre più uno Stato nello Stato. Speriamo bene.
BRUNO.
Sono trascorsi oltre tre anni da quell'ottobre 2007 in cui i ragazzi del Centro sociale Bruno si trasferirono dal collegio ex Mayer in corso Buonarroti all'attuale sede di via Dogana. Nel 2010 è cambiata la gestione con la «cacciata» di due leader storici del gruppo, Donatello Baldo e Federico Zappini, i più propensi al dialogo con le istituzioni. Nel 2011, perfezionata la permuta con la Provincia con l'area Italcementi, la Federazione trentina della cooperazione vorrà impadronirsi dello stabile di via Dogana per allargare la propria sede. Ma lo sgombero non sarà indolore.
COMUNITÀ DI VALLE.
Fatte le elezioni, nominate le giunte (Giudicarie a parte), trasferite le deleghe, adesso non ci sono più scusanti: i nuovi organismi devono cominciare a funzionare. Altrimenti avranno gioco facile coloro che hanno vaticinato il fallimento della riforma istituzionale.
DOLOMITI.
Sono state inserite nel Patrimonio dell'umanità dell'Unesco, perché soddisfacevano al requisito di rappresentare «fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale». Ma l'anno scorso sono state brutalizzate da un logo davvero infelice che richiama grattacieli metropolitani più che guglie incontaminate. E finora il richiamo al Patrimonio Unesco è stato utilizzato soltanto a fini turistici promozionali. Urge rimediare.
ELEZIONI.
Nel 2010 si è votato per i Comuni e per le Comunità di valle. Il 2011 dovrebbe essere anno libero da appuntamenti con le urne. Ma in primavera, probabilmente, si terranno le elezioni anticipate senza che sia stata modificata una legge elettorale definita una «porcata» dal suo stesso ideatore, il ministro Calderoli. E a scegliere i parlamentari saranno ancora una volta i vertici dei partiti. Alla faccia della democrazia rappresentativa.
FACEBOOK.
Per i ragazzi il social network non è più solo un modo di comunicare fra loro e il luogo in cui condividere gioie e dolori, vittorie e sconfitte, emozioni e delusioni. Facebook, per i più giovani, è diventato anche il principale mezzo di comunicazione. E forse sarà proprio internet a salvarli dalla tanta, troppa, disinformazione che circola in Italia.
GIOVANI.
A loro ha rivolto il messaggio di fine anno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «C'é troppa difficoltà di vita quotidiana in diverse sfere sociali, troppo malessere tra i giovani. Dedico loro questo messaggio - ha detto - perché i problemi che essi sentono e si pongono per il futuro sono gli stessi che si pongono per il futuro dell'Italia». Vale anche per il Trentino. Nel 2010 i giovani sono scesi in piazza contro la riforma Dalmaso per la scuola e contro la provincializzazione dell'Università. È il loro presente ma è anche la base del loro futuro. Sono tollerati ma poco ascoltati. Ed è questo l'errore più grande degli adulti: perché se chi si impegna non trova spazio, sarà indotto a cercare una scorciatoia per fare meno fatica e ottenere così risultati più facili in un mondo in cui, ahimè, la meritocrazia non è più di casa.
HOTEL.
È vero che nello scorso decennio arrivi e presenze sono costantemente aumentati negli alberghi trentini, ma è altrettanto vero che il turismo di casa nostra è sostenuto in modo consistente dalle casse pubbliche a suon di campagne pubblicitarie e di ritiri di altisonanti squadre di calcio. Il rapporto qualità-prezzo rimane inferiore rispetto a quello offerto dai cugini altoatesini. È giunta l'ora di cambiare marcia.
KESSLER.
Dopo aver lavorato come sostituito procuratore a Trento, Caltanissetta e Bolzano, aver partecipato a numerose missioni ni Balcani e nell'Europa dell'Est per conto del governo italiano, essere stato parlamentare per una legislatura, alto commissario per la contraffazione per due anni e presidente del Consiglio provinciale per altri due, Giovanni Kessler si appresta a ricoprire l'incarico di direttore dell'ufficio antifrode dell'Unione europea. Sulla scena politica locale molti tirano un sospiro di sollievo. Attenzione, però: a volte ritornano.
INCENERITORE.
Della struttura si parla da più di dieci anni ma quando si doveva arrivare al dunque, con la gara d'appalto, nessuno si è fatto avanti. Comune e Provincia hanno già fatto sapere di non voler cambiare strada. E così quest'anno si rifarà il bando, aumentando tariffa da pagare e, magari, quantità di rifiuti da bruciare, introducendo quelle condizioni che in un primo tempo non si aveva il coraggio di proporre.
LATTE.
Sarà il tempo a dire se il polo latte, varato a fine anno con la fusione del caseificio Pinzolo-Fiavé-Rovereto con Latte Trento, funzionerà e porterà maggior reddito ai produttori nostrani. In attesa della risposta economica-finanziaria, nel Trentino dai mille campanili godiamoci il significato sociale dell'operazione.
MEZZOCORONA A.C.
Entrambe le squadre hanno chiuso il 2010 con soli 11 punti all'attivo: Mezzocorona terzultimo nel girone A della Seconda divisione con 3 vittorie, 2 pareggi e 10 sconfitte; Trento ultimissimo in serie D con altrettante vittorie e pareggi e 11 sconfitte. Anche se l'esperienza del Südtirol in Prima divisione (7° nel girone con 24 punti) dimostra che gli spazi ci sarebbero, nella nostra provincia il calcio semiprofessionistico rischia di sparire.
NOT.
Ciclicamente l'argomento torna d'attualità: giusto o sbagliato costruire il Not (Nuovo ospedale del Trentino)? Giusto o sbagliato realizzarlo nelle aree delle ex caserme? Intanto la Provincia affida consulenze in serie su questa grande opera pubblica, mentre all'ospedale S. Chiara i lavori non finiscono mai.
ORSI.
Le specie continua a proliferare in Trentino ma, parallelamente, aumenta l'insofferenza della gente di montagna. Se la popolazione dei plantigradi cresce, significa che gli spazi per gli orsi ci sono. Forse, dopo oltre anni di esperienza in materia, la soluzione sarebbe riconoscere l'autonomia al Trentino anche per la loro gestione, senza dover dipendere dal parere del ministero, in modo da stroncare sul nascere comportamenti troppo confidenziali da parte di alcuni animali.
PRINCIPE.
Nel 2013, a meno di modifiche della legge elettorale, scadrà l'ultimo mandato da presidente della Provincia per Lorenzo Dellai. Ha rassicurato tutti sul fatto che non si candiderà in caso di elezioni politiche anticipate, anche perché le sue dimissioni comporterebbero una nuova consultazione pure per la Provincia. Il governatore, dopo 8 anni da sindaco e 15 anni ai vertici di Piazza Dante, dovrà comunque presto decidere cosa farà da «grande». E la classe politica trentina deve cominciare a individuare il possibile successore.
QUALITÀ DELLA VITA.
Anche nel 2010 Trento ai vertici nazionali per qualità della vita: seconda, a un soffio da Bolzano. Eppure i trentini si lamentano di continuo. Delle due l'una: o sbaglia «Il Sole - 24 Ore» o siamo un popolo di piagnoni.
RINCARI.
Nel 2011 aumenteranno i pedaggi autostradali, le rette delle case di riposo, le tariffe per rifiuti e scuole materne. A rimanere stabili sono gli stipendi dei lavoratori dipendenti e per tante famiglie, anche in Trentino, arrivare a fine mese è sempre più arduo. «Nulla sarà più come prima», ripetono da tempo gli economisti. La differenza è che ora ad accorgersene sono molti di più.
STOYTCHEV.
C'è da scommetterci: dopo aver perso campionato e Supercoppa contro Cuneo, l'allenatore dell'Itas Diatec Trentino di pallavolo non accetterà di perdere lo scudetto per il terzo anno consecutivo. Se dovesse andar male, si concentrerà sulla Bulgaria, di cui è già stato nominato coach. Ma non cambierà il fattore «S»: il vice Serniotti è pronto a subentrargli.
TRAFFICO.
Il 2010 in Comune a Trento è stato l'anno dell'approvazione del Piano urbano della mobilità, che dovrebbe incentivare l'uso dei mezzi alternativi di trasporto. Nel 2011 si dovranno introdurre e testare le prime novità. Perdere altro tempo sarebbe deleterio in una città in cui ogni giorno convergono dai 100 ai 120 mila veicoli.
UNIVERSITÀ.
La delega statale alla Provincia sull'Università è la grande scommessa che Lorenzo Dellai vuole vincere. Piazza Dante garantirà certo le risorse all'ateneo trentino. Fondamentale sarà che gli assicuri anche l'autonomia. Altrimenti sarà una partita persa.
VINO.
Finita l'epoca delle grandi sbornie, il 2011 dovrà essere l'anno della sobrietà per molte cantine trentine. Dal fondo si può soltanto risalire. Ma la svolta dovrà essere radicale.
ZITTI TUTTI.
Siamo immersi nell'epoca del pensiero unico. A chi governa non par vero di zittire chi la pensa diversamente. Il prototipo è il ministro La Russa in versione cabaret che, ad «Annozero, urla a macchinetta «zitto vigliacco» a uno studente universitario. Il vizietto, e questo è il vero problema, si sta estendendo a macchia d'olio. Piccoli grandi regimi avanzano.