Tra il dire e il fare

di Guido Pasqualini

FUNIVIA RENONL'obiettivo dichiarato due anni fa, quando la nuova funivia del Renon venne inaugurata, era quello di raddoppiare nel giro di 3 anni i passeggeri. Ieri l'assessore altoatesino alla mobilità, Thomas Widmann, ha annunciato che in realtà nel giro di 2 anni le persone trasportate sono quasi triplicate, passando da 1.000 a 2.500-2.700 al giorno. Domenica scorsa, per dire, i passeggeri sono stati addirittura 4.000, il giovedì precedente erano 3.500.
L'impianto, inaugurato il 23 maggio del 2009, è lungo 4.560 metri e in 11 minuti supera un dislivello di 950 metri portando i passeggeri da Bolzano alla stazione a monte di Soprabolzano. “Nell’arco dei suoi due primi anni di attività - ha detto Widmann - la funivia è diventata un elemento trainante del turismo locale anche grazie al suo abbinamento con il trenino del Renon. L’impianto si è inoltre affermato come un’efficiente alternativa al trasporto privato anche grazie alla frequenza ed alla elevata qualità del servizio”.
Intanto a Trento, fin dal giorno dell'apertura della funivia per Sardagna, nel lontano 1925, si discute sulla possibilità di realizzare un analogo impianto per collegare la città al monte Bondone. In concreto, però, si sta progettando soltanto di costruire un nuovo impianto per collegare Vaneze a Vason che, per superare un dislivello di 350 metri, dovrebbe costare almeno 8 milioni di euro. Esattamente la metà di quanto si è speso per la funivia del Renon...

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