Into the Wild, emozioni argentine sul web
Un libro, un film, una colonna sonora ispirano un viaggio. L’obiettivo è raggiunto, le emozioni e le lacrime da condividere con il mondo. Due ragazzi argentini e un sueño che si realizza. E con internet possiamo sognare tutti.
Su YouTube si trova di tutto. Video divertenti, gol strepitosi, canzoni, notizie e molto altro ancora. A volte capita di cercare qualcosa e, cliccando sulla colonna destra nei video correlati, di arrivare nell’arco di due o tre passaggi a cose completamente diverse da quelle che si cercavano. Ma molto interessanti.
A me è capitato. Casualmente mi sono imbattuto in un video e, nonostante la durata (14 minuti), me lo sono guardato, attirato dal titolo: «Alaska. La pelicula de un sueño». Ho pensato che fosse talmente bello, interessante e ricco di spunti da scriverci qualche riga e condividerlo.
Due ragazzi argentini, di Buenos Aires, partono per un viaggio. Destinazione Alaska. Destinazione «Magic Bus 142», l’autobus abbandonato dove morì nel 1992 Christopher Johnson McCandless, conosciuto anche come Alexander Supertramp, ragazzo reso celebre dalla penna di Jon Krakauer, dalla pellicola di Sean Penn e dalla voce di Eddie Vedder.
I due porteños portano, ovviamente, macchina fotografica e videocamera. Ricordi di viaggio, da condividere al ritorno non solo con amici e parenti, ma con il mondo intero, magari anche con un ragazzo di Trento che si imbatte casualmente nel loro reportage. Una volta a casa mettono tutto online. Il video integrale dura appunto 14 minuti, ma qui sotto ne trovate una versione ridotta, con le parole di Benja, uno dei due ragazzi, che pochi minuti dopo aver realizzato il sueño vuole esternare le proprie emozioni.
«E’ impressionante, la verità è che il mio sogno si è realizzato. Dodici ore di camminata, tra fiumi, alci, orsi e mille pericoli: ma quando uno vive con passione e vuole qualcosa ce la fa. Se abbiamo le palle e se abbiamo la testa, se abbiamo fede, riusciamo a realizzare i sogni». In sintesi, tra lacrime e sospiri, Benja dice questo. Lo racconta all’amico Tanita, che riprende, e lo racconta a tutto il mondo.
Trovo che questo video sia bellissimo. Trovo che avere il coraggio di sedersi davanti ad una videocamera, parlare delle proprie emozioni, e poi condividerle con tutti sia bellissimo. E non facile. Online si trovano migliaia di diari, blog, fotogallery, video montaggi, suggerimenti utili per organizzare un viaggio. Ognuno vive dal proprio punto di vista la propria esperienza, ognuno dà importanza ad un luogo, ad una fotografia. Chi non c’era, seduto davanti ad un pc, guarda, impara, si immedesima, ammira. E magari si ritrova, come Benja, con una lacrima sulla guancia.