Caratteri mobili e testi immobili, caratteri immobili e testi mobili

Un testo digitale può essere cambiato all’infinito. Gli ebook sono il futuro mobile, ma personalmente continuo a preferire il passato immobile.

di Matteo Lunelli

Johann Gutemberg, nel 1455, inventò la tecnica di stampa a caratteri mobili. Grazie a lui per parecchi secoli migliaia di copie di libri o giornali divennero perfettamente identiche, cosa che gli amanuensi, non essendo macchine, non potevano fare. Poi arrivò, dopo vari passaggi intermedi, il computer. I caratteri diventano immobili (o almeno parzialmente immobili) ma i testi iniziano a diventare mobili: una pagina, quindi, al giorno d’oggi cambia, varia, viene modificata. Pensiamo ad un libro, che a seconda delle edizioni può presentare delle variazioni, o meglio delle correzioni dopo una revisione poco attenta.

Quando diventa digitale un testo perde la propria immobilità. Questo avviene nell’informazione online. Poniamo: su un quotidiano c’è scritto che il tal concerto si terrà il venerdì alle 20.30. Poi, per un qualsiasi motivo (un errore del redattore, un improvviso cambiamento dell’ultima ora da parte degli organizzatori) lo spettacolo viene posticipato alle 22. Sull’immobile articolo in edicola sarà impossibile correggere. Ma sul mobilissimo testo online basteranno 4 secondi netti e tre click per variare l’orario e dare l’informazione corretta. O, per farla più semplice: se una volta pubblicato questo articolo mi accorgessi (o qualcuno me lo facesse notare) di aver scritto Guttemberg invece di Gutemberg, con due click potrei correggere ed evitare insulti e prese in giro.

Ma nel caso di un libro? Gli ebook, piaccia o non piaccia, sono il futuro - se non già il presente - dell’editoria. E nel momento in cui un libro è online può cambiare all’infinito, ogni giorno. Se domani volessi pubblicare un mio libro impiegherei pochi minuti. Creo il file, lo carico su Kindle Direct Publishing (KDP, è uno strumento veloce, gratuito e facile per autori ed editori per rendere disponibili i propri libri agli utenti Kindle in Italia e nel mondo attraverso Kindle e le omonime applicazioni gratuite per la lettura su iPad, iPod touch, iPhone, PC, Mac e dispositivi Android) e nell’arco di qualche giorno, dopo una serie di operazioni tecniche di conversione automatica, sarà in vendita su Amazon.

A quel punto potrò modificare il testo a piacere. E anche gli utenti potranno farlo. Questa operazione, naturalmente, potrebbe avere dei risvolti negativi: una persona, infatti, potrebbe tranquillamente tagliare alcune frasi, magari quelle che non coincidono con le sue idee. Oppure, alla luce di eventi o critiche, si potrebbe cambiare la trama o il profilo di un personaggio per venire incontro alle esigenze dei lettori o dell’editore o dell’autore stesso. Tagliando una parte dell’ultimo capitolo si potrebbe facilmente far resuscitare un morto o fare in modo che l’assassino non sia più il maggiordomo, dando così nuova vita al libro.

Personalmente continuo a preferire il caro vecchio e impolverato libro. Continuo a preferire arrabbiarmi per un finale che non mi soddisfa, piuttosto che avere la possibilità di cambiarlo. Continuo a preferire l’immobilità alla mobilità. Ma forse ancora per poco.

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