Internet, maneggiare con cura

Nei giorni scorsi, in Trentino come in tutto il mondo, si è svolto il «Safer Internet Day». Un’iniziativa non per allarmare, ma semplicemente per mettere le persone di fronte alla realtà. Alla realtà virtuale

di Matteo Lunelli

Nei giorni scorsi, in Trentino come in tutto il mondo, si è svolto il «Safer Internet Day». Un’iniziativa non per allarmare, ma semplicemente per mettere le persone di fronte alla realtà. Alla realtà virtuale.

Cultura, educazione, attenzione e consapevolezza, senza scalfire la libertà: credo che questa frase riassuma bene il senso della giornata. Ma la strada da percorrere è ancora lunghissima. In una recente ricerca dell’EU emerge che otto genitori italiani su dieci hanno dichiarato ai responsabili del progetto che «è altamente improbabile che mio figlio possa imbattersi in una situazione spiacevole su Internet». O i ragazzi italiani sono particolarmente educati all’uso delle nuove tecnologie, o i loro genitori hanno il prosciutto sugli occhi.

Internet non è un luogo, seppur virtuale, pericoloso. Però è un luogo grandissimo e (ancora) libero, quindi potenzialmente pericoloso, in particolare per chi non ha le basi culturali necessarie per affrontarlo. Si tende spesso a sottovalutare le azioni che si compiono online. Tutti, giovani e meno giovani, dovrebbero tenere sempre presenti due frasi: «Scrivere un messaggio su Internet è come farsi un tatuaggio, solo un tatuaggio è più facile da cancellare» e «Non scrivere nulla su Internet che non saresti disposto a dire davanti a tua madre».

Tornando alla ricerca dell’EU, forse mamme e papà dovranno abituarsi a non dire ai propri pargoli solamente «torna presto» o «telefonami», ma dovranno preoccuparsi anche di dare consigli e raccomandazioni riguardo ad internet. E non solamente «non stare troppo al computer», perché in cinque minuti è possibile mettersi o mettere qualcuno nei guai. In guai seri. Ad una maggior consapevolezza dei genitori, deve comunque necessariamente seguire una maggior attenzione da parte dei ragazzi: perché togliersi un tatuaggio è veramente difficile.

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