Il dilemma: Clil o andiamo avanti con il caro e vecchio italiano?
Anche per la classe di mio figlio c’è l’ipotesi (quasi la certezza) che dal prossimo anno sarà introdotto il Clil, ossia il metodo che prevede l’utilizzo di una lingua straniera per insegnare alcune materie. Premesso che io sono una sostenitrice dell’importanza delle lingue, ora che che la cosa mi tocca in prima persona, però, sono assalita dai dubbi
«L’Arno...l’Arno...no, scusa non ricordo bene in quale regione si trovi perché a scuola geografia la facciamo in inglese e l’Italia l’abbiamo fatta velocemente». Un breve pezzo di conversazione fatto con una ragazzina di quinta elentare qualche mese fa che nei giorni scorsi è riaffiorato nella mia mente quando a casa è arrivata l’invito della scuola a una riunione. Nella lettera veniva spiegato che anche per la classe di mio figlio c’è l’ipotesi (quasi la certezza) che dal prossimo anno sarà introdotto il Clil, ossia il metodo che prevede l’utilizzo di una lingua straniera per insegnare alcune materie. Premesso che io sono una sostenitrice dell’importanza delle lingue. Anzi a dire il vero sono sempre stata una sostenitrice del Clil ritenendo che apprendere bene una seconda lingua sia ormai indispensabile. Beati i figli di genitori bilingui, penso sempre!
Ora che che la cosa mi tocca in prima persona, però, sono assalita dai dubbi. Ma come fanno i bambini ad imparare una seconda lingua (anzi una terza visto che lo studio del tedesco è già stato introdotto dalla prima) quando hanno ancora tanti problemi con l’italiano?
In questo non mi aiutano certo le mamme di alcuni compagni di scuola dei più grandi che già quest’anno hanno sperimentato la novità. «Escono dalle elementari che non sanno nulla di storia e geografia», è il loro commento. «Recuperaranno», penso ottimista. Ma la cosa che mi impensierisce maggiormente è un’altra. Mi hanno riferito che in molti ragazzi è venuta meno la passione per certe discipline. Scienze, ad esempio, è solitamente una materia che ai bambini piace molto. Rappresenta una scoperta dei segreti della natura, degli animali, del mondo. Fatta in lingua straniera, per qualcuno, per chi magari meno portato, perde tutto il suo fascino.
Inutili preoccupazioni? Qualcuno ci è già passato da questa esperienza e come è andata?