Perché mai dovrei spedire una lettera via posta ordinaria?
Dal primo gennaio sono entrati in vigore i nuovi aumenti delle Poste. Oltre, naturalmente, alle nuove tasse, all’aumento del canone Rai, delle bollette e del ticket autostradale. Ma concentriamoci sulle Poste.
Lettere, raccomandate e spedizioni varie costeranno di più. Un bel po’ di più. Spedire una lettera o una cartolina costerà 70 centesimi rispetto agli attuali 60 centesimi (+15%). Ma se si sceglie una lettera fino a 20 grammi, allora il prezzo passa da 1,40 euro a 1,90 euro, con un aumento del 35%. Per una raccomandata fino a 20 grammi il costo salirà di 30 centesimi, da 3,30 a 3,60 euro e per quelle fino a 100 grammi si passerà da 4,75 a 4,95 euro. Per una lettera all'estero si passerà da 75 a 85 centesimi.
L’aumento è stato approvato nella delibera numero 640, che è stata pubblicata sul sito dell’Agcom alla vigilia di Natale (con tanti auguri) ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Vado a controllare la mia email: quella @ladige.it, quella @gmail.com e quella @yahoo.it. Costavano zero e ora, nel 2013, continuano a costare zero. Arrivano al destinatario un secondo dopo aver cliccato “Invia” (facciamo 1 minuto nel caso di allegati pesanti come fotografie o video). Posso sapere se la email è stata recapitata e letta e, se proprio voglio spendere a tutti i costi qualcosa, me la stampo. Adesso vado a controllare il mio profilo su Amazon (per fare un esempio). Provo ad ordinare un cd. Lasciando perdere il prezzo del disco, almeno il 20% in meno rispetto al negozio, guardo le spese di spedizione. Zero euro se l’ordine è superiore ai 19 euro e consegna il giorno seguente. Però, non male. Provo con un altro. Spedizione gratuita con consegna entro 2-3 giorni. Benissimo. E posso farlo recapitare a chi voglio, ovvero fare un regalo.
E quindi mi chiedo: ma perché mai dovrei spedire una lettera via posta ordinaria? Questo finché l’email non sarà a pagamento. Credo infatti che, prima o poi, ci sarà un inevitabile costo nella spedizione, anche per debellare il problema dello spam. Probabilmente sarà una cifra irrisoria, magari una sorta di abbonamento annuo con un “tot” di invii previsti. Sarà, comunque, più economico delle Poste. E anche più sicuro. E anche più veloce.