Mi si nota di più se non vengo
«Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate “Vieni di là con noi, dai” ed io “andate, andate, vi raggiungo dopo”. Vengo, ci vediamo là. No, non mi va, non vengo».
Erano le parole di Michele, protagonista di Ecce Bombo, film del 1978, diretto e interpretato da Nanni Moretti. Quelle parole sono un cult. Potrebbero essere mutuate in ambito accademico per Daria de Pretis, unica donna candidata alla carica di rettore dell’Università di Trento.
Ieri (martedì 15 gennaio) c’è stata la prima uscita quasi ufficiale dei candidati. In occasione dell’inaugurazione del nuovo centro di ricerca collegato all’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare), a Povo, si sono presentati tutti gli aspiranti alla poltrona su cui oggi siede il Magnifico uscente Davide Bassi.
Tutti tranne Daria de Pretis.
C’era il candidato Stefano Vitale (il fisico giocava in casa perché è fra i protagonisti della cellula dell’Infn, creatura di Bassi e del dirigente di Trento Rise Fernando Guarino) e con lui Maurizio Giangiulio, Marco Andreatta, Stefano Zambelli ed Enrico Zaninotto (a quest’ultimo l’amico Fernando Ferroni, presidente dell’Infn, sorridendo ha detto: «Ti devo già chiamare rettore? Se potessi ti voterei, ma non dirlo a Vitale»).
Ma torniamo a Daria de Pretis. Come detto, lei era l’unica non presente. E la risposta alla domanda iniziale è: «Sì. Ti si nota di più se non vieni».