Alle Universiadi i campioni del marketing
Non sappiamo se le Universiadi di Trento lasceranno un segno. Non sappiamo se i giovani atleti (italiani e stranieri) ci faranno sognare. Non sappiamo se l'Olimpiade Universitaria farà avvicinare i giovani agli sport invernali (quanti sono i ragazzi che hanno imbracciato una stecca da hockey?). Non sappiamo se questa operazione accademico-agonistica - con la sponsorizzazione di Piazza Dante - verrà ricordata come un evento storico (ci permettiamo di avere qualche dubbio). Non sappiamo (ancora) se - tralasciando le polemiche sull'impalcatura costruita in piazza Duomo, che fa arrabbiare i commercianti e i residenti del centro storico - porterà un effettivo guadagno in termini di indotto alla (spesso iperassistita) economia trentina. «La Provincia autonoma - ha spiegato all'Adige il delegato del rettore Paolo Bouquet, il professore-regista dell'operazione Universiadi - ci ha messo 4 milioni di euro. A questi si devono aggiungere 2 milioni di provenienza provinciale per i servizi e il resto (circa 7 milioni di euro) vengono dalla Fisu (International University Sports Federation)».
Di sicuro però le Universiadi sono una vetrina per i vertici dell'ateneo (e non solo). L'Università di Trento negli ultimi tempi ha avuto più volte gli onori della cronaca. Ad accendere gli entusiasmi è stata anche l'accensione della fiaccola da parte di papa Francesco, circondato dall'assessore Mellarini, dall'ex presidente Pacher e dal patròn Anesi.
E poi l'accademia sportiva è finita anche su EuroSport. Guardando questo servizio (clicca qui) viene voglia di iscriversi ad un qualsiasi dipartimento, tanto per dire «c'ero pure io». Non si tratta di un servizio tivù a pagamento (anche se, dopo i primi minuti di visione, sorge il sospetto). EuroSport - si fa sapere da via Belenzani - è la tivù ufficiale delle Universiadi. Una troupe tornerà a Trento per fare la diretta sportiva e qualche servizio all'ateneo, dove si promuove il progetto Top Sport. Ma questo pare soprattutto un progetto Top Marketing.