Vaccini su Facebook: una valanga di (discutibili) opinioni

Dino Pedrotti

Tutti sanno che sono un "vecchio" pediatra (82 anni non sono pochi…) e che ho passato la vita a curare i bambini trentini più difficili, attuando il massimo della prevenzione e delle cure, con eccezionali risultati positivi. So per certo che i vaccini nel mondo sono uno dei pilastri della prevenzione, assieme all'igiene e a pochi farmaci essenziali. Su l'Adige e anche sul blog ne abbiamo parlato a lungo a giugno-luglio. Ma non avevo mai fatto esperienza con facebook: nell'ambito del gruppo "Genitori a Trento e dintorni", dal 9 gennaio sto assistendo a un battibecco con centinaia di interventi di fronte alla semplice domanda di una mamma: "Voi siete pro o contro le vaccinazioni?".  

Mai avevo sperimentato di inserirmi in un dibattito su facebook e non lo farò mai più: se è vero che meno del 10% dei bambini trentini non viene vaccinato, le opinioni contrarie su facebook sono almeno il 90%. Come sempre accade in questi inutili scontri (così anche sei mesi fa), molti contestatori tacciano da ignoranti quei genitori che in Italia fanno vaccinare i bambini, perché non seguono quelle "verità" sull'immunità dei bambini rivelate a loro con parole suadenti da un piccolissimo gruppo di medici non certo qualificati: per loro i vaccini sarebbero veleni che rovinano lo sviluppo regolare del bambino, con serie malattie come conseguenza. Anche i pediatri sarebbero ignoranti (o addirittura complici), perché informati dalle multinazionali che intrigano per avere più profitti: un vero e proprio complotto internazionale contro i bambini!

Tutti sanno che oggi non c'è stato del mondo in cui non si vaccini. E dove sono stati sospesi certi vaccini si è tornati a prescriverli per le gravi conseguenze: 15.000 morti per difterite in Russia 15 anni fa… In Svezia, come in Italia, si è arrivati a vaccinare fino al 90% dei bambini, come in Trentino. Sono ignoranti anche i genitori e i pediatri svedesi? E quelli di tutto il mondo? L'Organizzazione Mondiale della Sanità e gli scienziati che studiano l'immunologia (con ricerche “basate sull’evidenza”!) continuano a migliorare la prevenzione con vaccini con scrupolosi controlli. Con nuovi vaccini si spera di debellare anche malaria e Aids nel mondo.

In realtà il meccanismo con cui agisce un vaccino è semplice, in parallelo con quel che avviene in natura durante un'infezione: con antigeni uguali a quelli naturali, si stimola la produzione degli stessi anticorpi che riscontriamo dopo una malattia. I numeri ci dicono che i rischi delle malattie “naturali” sono 10-100 volte superiori rispetto ai rischi dei vaccini: le comunità, la politica che scelte positive devono fare?

Leggo purtroppo che si parla ancora di vaccini che causano autismo, morte improvvisa, sclerosi multipla, eczemi, diabete… E che i metalli pesanti (presenti in pochi vaccini per la conservazione) causano danni e gravissimi disturbi. Certe madri scrivono che, non essendoci casi di morbillo, non occorre più vaccinare (ma se non si vaccina, il morbillo torna sicuramente). E per certi non tornerà perché ora c'è più igiene: l'igiene ha ridotto i casi di tbc e di epatite A, ma c'entra poco con morbillo, pertosse, rosolia congenita.

Proviamo comunque a dar ragione a quella minoranza di genitori e togliamo da domani tutti i vaccini: torneranno certamente in Trentino il morbillo (5000 casi all'anno in media, con qualche morto), la pertosse (500 casi all'anno), la difterite (vedi cosa è successo in Russia), la poliomielite (c'erano 10 casi gravi all'anno; ho visto l'ultimo nel 1968), la rosolia materna (3-4 casi di neonati ciechi-sordi-cardiopatici)... Tutti d'accordo? Non credo…

Se avete dubbi e se volete, scrivetemi a dinopedrotti@libero.it; ma non su facebook…

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