Dai vaccini allo svezzamento
A proposito di vaccini, ho risposto per mail singolarmente a diversi lettori che mi hanno presentato problemi pratici e mirati (dinopedrotti@libero.it). Resto sempre disponibile, ma non rispondo a domande fatte con toni offensivi, non solo su facebook ma anche su questo blog
A proposito di vaccini, ho risposto per mail singolarmente a diversi lettori che mi hanno presentato problemi pratici e mirati (dinopedrotti@libero.it). Resto sempre disponibile, ma non rispondo a domande fatte con toni offensivi, non solo su facebook ma anche su questo blog. Resta il fatto che una piccola percentuale di persone male informate trattano da incoscienti e ignoranti sia i genitori che in Italia e nel mondo vaccinano i figli (il 90%, anche in Svezia!) sia la stragrande maggioranza dei pediatri e perfino i premi Nobel della ricerca scientifica. Sono persone che hanno letto alcuni libri divulgativi di parte, scritti da personaggi che certamente non sono seri ricercatori e che si limitano a fare ipotesi solo su casi negativi (casi che esistono in tutta la Medicina). Non è serio seguire dei "pifferai magici" (vedi il caso attuale di Stàmina).
E cambiamo argomento: lo svezzamento è un argomento che interessa diverse persone che mi hanno interpellato. Per seguire l'argomento in modo completo e pratico, rimando alle 4 pagine del libro Bambini Sani e Felici (pag. 40-43). Come già detto, il libro c'è in libreria oppure ve lo spediamo (basta inviarmi l'indirizzo postale).
Più che parlare di consigli pratici c'è una filosofia di base da seguire. Il bambino, attorno ai sei mesi, fa tre cose importanti: sta seduto, comincia a mettere denti, afferra oggetti e li porta alla bocca. A questo punto è lui che vuole svezzarsi e può darsi che lo voglia fare a 5 mesi e mezzo o a sette mesi. Ogni alimento deve essere proposto e mai imposto. Non bisogna contrattare o distrarre il bambino, ma parlargli sempre dolcemente: il momento dell'alimentazione è un momento educativo strategico di dialogo, e questo vale per tutte le età del bambino.
Lo svezzamento deve essere "individualizzato"! Purtroppo vedo che ci cono pediatri o ostetriche che fissano ancora date particolari di scadenze per particolari cibi (pesce a 8 mesi, stracchino a 9 mesi, uovo a 10 mesi,...). E c'è qualche pediatra che prescrive lo svezzamento parecchio prima dei sei mesi, perché un paio di anni fa alcuni studi hanno dimostrato che vi sono meno allergie alimentari se lo svezzamento avviene dopo i 4 mesi. L'OMS continua a raccomandare la scadenza dei sei mesi (e a me pare giusta questa data). Dubbi ce ne sono tanti, da quel che vedo: sono sempre pronto a rispondere a casi particolari.