Riscaldare casa: un confronto dei costi dei combustibili

di Eliseo Antonini

Le energie rinnovabili in Trentino è il tema di questo blog con un occhio anche a quanto accade nel resto dell’Italia e in Europa. Il Trentino è una provincia “green” per quanto riguarda la produzione elettrica: si produce – e in forma rinnovabile - di più di quello che si consuma. Altrettanto però non si può dire per la parte del consumo energetico che riguarda la termica e i trasporti. In Trentino si usano ancora combustibili e carburanti di origine fossile.
Il primo post intendo dedicarlo all’energia termica e in particolare al riscaldamento delle nostre abitazioni con un confronto dei costi dei vari combustibili presenti sul mercato.

 

Energia rinnovabile = energia elettrica?
Quando si parla di energie rinnovabili si pensa subito all’energia elettrica e in particolare l’elettricità ricavata dal sole e/o dal vento. Una parte sono le rinnovabili per il mercato elettrico, ma una parte significativa – e un po’ trascurata - sono le rinnovabili termiche per il riscaldamento delle abitazioni e degli edifici.
Si pensi al consumo energetico tipico di un’abitazione: si consuma (kWh) di più energia elettrica o di più energia termica? Inoltre, spendiamo di più per la bolletta elettrica o per quella termica?

 

Riscaldamento domestico: confronto dei costi dei combustibili
Al temine della stagione fredda ci accorgiamo che il combustibile per il riscaldamento della nostra abitazione è la voce di costo che maggiormente incide sulla bolletta termica. Per il riscaldamento si usano vari combustibili: il gas naturale (metano), ma anche gasolio e G.P.L. Per quanto riguarda invece i combustibili rinnovabili si usano molto (indagine della CCIAA di Trento) e in modo diffuso sul territorio trentino la legna da ardere (430.000 t/anno), pellet in sacchi da 15 kg (20.000 t/anno, un mercato in espansione), cippato (40.000 t/anno) e anche briquettes (27.000 t/anno). Nel piano energetico e ambientale della provincia di Trento (2013-2020) si scrive: «[…] importanti distributori hanno registrato riduzioni dell’8% delle vendite di gasolio a favore di un netto aumento dell’impiego di pellet.

 

Come possiamo confrontare, in modo oggettivo, il costo dei vari combustibili per riscaldare le nostre case?
Se è relativamente facile confrontare i prezzi dell’energia elettrica offerta dai fornitori (€/kWh) altrettanto non lo è per i combustibili che comunemente usiamo per il riscaldamento delle abitazioni.
Ad esempio dovendo scegliere tra vari sistemi per riscaldare la nostra casa ci possiamo chiedere: l’energia ottenibile della legna da ardere, spaccata corta - 30 cm -, che costa circa 140 €/t, è più o meno costosa dell’energia ottenibile dal metano che costa, tutto incluso, circa 0,75 €/metro cubo? Oppure, rispetto alla medesima legna da ardere è più o meno costosa l’energia termica ottenibile dal pellet che costa circa 4,3 € ogni 15 kg?
Questi vari combustibili hanno – come si vede - caratteristiche assai diverse che rende non immediato il loro  confronto in termini di costo. Essi possono essere liquidi (es. gasolio) possono essere gassosi (es. metano, G.P.L.) e infine possono essere solidi (es. legna da ardere, cippato e pellet).
Per queste loro diverse caratteristiche fisiche hanno anche unità di misura differenti: litro, chilogrammo, metro cubo, tonnellata. Inoltre essi hanno anche un potere calorifico (energia per unità di misura) diverso e infine, terza variabile, hanno anche prezzi diversi.

 

Confrontare l’energia primaria
Per farsi un’idea oggettiva e confrontabile del loro costo bisogna trovare una loro caratteristica comune.
L’elemento che li accomuna è l’unità di energia primaria, ossia l’energia che essi contengono prima della loro effettiva conversione in energia termica tramite un generatore di calore. Tale unità o comune denominatore lo definiamo «energia primaria» e la esprimiamo in megawattora, MWh (1000 kWh = 1 MWh).

 

Perché mettiamo a confronto i vari combustibili prima della loro conversione energetica?
Una prima risposta: in una caldaia a metano non posso convertire in energia termica pezzi di legna e viceversa, quindi devo usare apparecchi (stufe, caldaie) diversi che hanno costi di investimento differenti e quindi il calcolo è diverso, si complica un po’, ma è interessante farlo. Lo faremo.
Inoltre, seconda possibile risposta, se i vari combustibili sono convertiti in energia termica (acqua calda riscaldata nei termosifoni o nella serpentina a pavimento, aria calda riscaldata) tramite per esempio una caldaia o una stufa, per fare un corretto calcolo del costo si deve considerare anche il rendimento di conversione energetico della caldaia e/o stufa il quale può variare anche molto a seconda del tipo di combustibile impiegato e la qualità della stufa o caldaia. Il dato che si otterrebbe facendo questo calcolo si definisce «energia utile». Questo aspetto però lo tratteremo in un momento successivo con esempi concreti di calcolo.
Per ora quindi ci limitiamo a mettere a confronto il costo dell’energia primaria riferito ai prezzi di mercato del I° trimestre 2014; sono da considerare valori medi ed indicativi e comprensivi di accise, tasse, addizionali e IVA. Sono possibili da parte degli operatori sconti e offerte speciali nei diversi periodi dell’anno e aree geografiche che possono in parte modificare questi valori.

 

Guarda il grafico in risoluzione maggiore

 

tabella blog
 

NOTA ALLA TABELLA
M = Moisture ovvero contenuto idrico del combustibile legnoso: deve essere sempre specificato poiché il potere calorifico del combustibile legnoso varia in funzione di M. Tanto più la legna è «bagnata» (M % elevata) tanto meno calore utile ottengo.

Come leggere il grafico
In Trentino un’abitazione normale (250-300 metri cubi di volume riscaldato) con 3-4 persone consuma mediamente circa dai 15 ai 20 MWh/anno di energia primaria (termica) sotto forma di metano, gasolio, GPL, legna a pezzi, pellet, cippato o una loro combinazione. Se scegliessi di usare il pellet in sacchi, ai prezzi attuali, spenderei per il solo combustibile: 15 MWh/anno x 53 €/MWh = 795 €/anno.
Se invece scegliessi di usare il metano, spenderei per il solo combustibile: 15 MWh/anno x 86 €/MWh = 1.290 €/anno.

 

Dal calcolo generale al calcolo specifico
Se intendete fare un calcolo - specifico per la vostra abitazione - del costo dell’energia primaria, ecco qui scaricabile un file MS Excel® con i dati pre-impostati a cui aggiungere il prezzo dei diversi combustibili che vi interessa confrontare. Per chi lo desidera, sarebbe molto utile se, una volta trovati alcuni dati, ci mandaste via e_mail  i valori che avete trovato nel vostro comune e/o valle.
prezzi.combustibili@gmail.com, SOGGETTO: BLOG «L’ADIGE.IT»

 

File da scaricare: Costo comparato dei combustibili per il riscaldamento domestico (File Excel – 34,5 kB)

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GLOSSARIO
Pellet: cilindretti di segatura di legno vergine compressa senza l’aggiunta leganti chimici. La segatura è un sottoprodotto della lavorazione (segagione) del legname nelle segherie che viene poi compresso in  apposite macchine. Diametro 6 mm e lunghezza circa 1-2 cm. Un metro cubo pesa circa 600-650 kg.

 

Briquettes: cilindri di segatura di legno vergine compressa senza l’aggiunta di leganti chimici. Differiscono dal pellet per il diametro (10-12 cm) e la lunghezza (15-25 cm).

 

Cippato: scaglie di legno (circa 2x3 cm) derivante dalla triturazione (cippatura) meccanica di legname di scarso valore commerciale, come le sottomisure e la ramaglia. Ha il vantaggio che si usa legname altrimenti non utilizzato e che può alimentare moderne caldaie in forma automatica con speciali coclee di trasporto delle scaglie nella camera di combustione.
 

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