Lo scorso 26 marzo sono state fatte cadere le accuse contro Ghoncheh Ghavami, la ragazza iraniana imprigionata per aver visto una partita di volley e di cui ho parlato alcuni mesi fa. La Procura di Teheran ha di fatto annullato i diversi campi di imputazione tra cui la presunta “attività di propaganda contro il regime” e i “contatti con le forze di opposizione”. La vicenda aveva scatenato numerose proteste nel mondo della pallavolo e non solo, con prese di posizione molto nette da parte di tutti i club italiani, europei e persino della stessa Federazione Internazionale, la quale aveva precedentemente deciso di impedire all’Iran di ospitare le competizioni ufficiali FIVB.

Il 23 novembre dello scorso anno poi, Ghoncheh era stata liberata su cauzione di 20.000 sterline.

Ora la ragazza è ufficialmente libera, ma ha dovuto comunque pagare una multa di circa 2.700 euro ed è rimasto il veto di espatrio fino alla fine del prossimo anno. Un piccolo passo quindi è stato compiuto, anche se ancora molto rimane da fare visto che l’assurda legge iraniana che vieta alle donne di assistere ad una partita di pallavolo, in quanto considerata “moralmente sconveniente”, rimane tuttora in vigore.