Lo stato delle foreste nel mondo: non è poi tutto così male
Lo stato delle foreste nel mondo: non è poi tutto così male
A Durban, in Sudafrica, si tiene in questi giorni (7-11 settembre 2015) il 14° congresso mondiale sulle foreste il cui motto è «Foreste e persone: investiamo nel futuro sostenibile».
Lo scorso 7 settembre nella città sudafricana è stato presentato, da Kenneth MacDicken, l’importante rapporto sullo stato delle foreste del mondo. K. MacDicken guida il gruppo di lavoro della FAO che ha redatto il rapporto (FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) dal titolo: «Lo stato delle risorse forestali nel mondo (Global Forest Resources Assessment, 2015, come cambiano le foreste mondiali?).
«La gestione delle foreste è notevolmente migliorata negli ultimi 25 anni», ha affermato Kenneth MacDicken (FAO) in occasione delle presentazione del rapporto.
Ecco alcuni dei principali dati e delle informazioni contenute nel rapporto che riguarda 234 paesi e territori:
2015 | 1990 | Differenza (1990-2015) | |
Area a bosco nel mondo | 3.999.134.000 ettari | 4.128.690.000 ettari | - 129.135.000 ettari (- 3%) |
Nota: 1 ettaro equivale a 10.000 metri quadri, un‘area di 100 metri x 100 metri lineari
Il paese al mondo con la maggior superficie forestale è la Federazione Russa con circa 815 milioni di ettari di foreste che corrispondono al 20% della superficie forestale mondiale e al 48% della copertura del proprio territorio. A titolo di confronto, la superficie boscata in Italia è di circa 9,3 milioni di ettari (FAO) e in Trentino è di circa 0,34 milioni di ettari (PAT).
FORESTE PROTETTIVE
Il 25% delle foreste mondiali è gestita in funzione della protezione delle acque e della conservazione del suolo.
FORESTE PRODUTTIVE
Nella tabella seguente si riporta il volume della massa legnosa (provvigione) che si trova (2015) nei boschi mondiali, in Italia e in Trentino:
Mondo | Italia | Trentino | |
Volume delle piante in piedi (milioni di metri cubi) | 431.000 | 1.385 ettari | ~ 1 |
LA «GOOD NEWS»
La superficie coperta a foreste si sta riducendo, ma rallenta (- 50%) anche la sua riduzione media annua:
Periodo 2010-2015 | Periodo 2005-2010 | Periodo 2000-2005 | Periodo 1990-2000 | |
Perdita annua di area boscata (ettari) | - 3.307.800 | - 3.414.800 | - 4.471.800 | - 7.266.700 |
IL PRELIEVO DI LEGNAME DAI BOSCHI
Il prelievo di legno dalle superfici boscate nel mondo è aumentato dal 1990 al 2011 di circa 250 milioni di metri cubi, da 2.700 milioni di metri cubi a 2.950 milioni di metri cubi. In Italia il prelievo è di circa 7,8 milioni di metri cubi annui. In Trentino il prelievo annuo è di circa 0,5 milioni di metri cubi annui. I tre principali paesi per prelievo di legname sono: India, Stati uniti e Brasile. In India per circa il 90% è legna da ardere e in Brasile tale percentuale è del 50%. Molto inferiore negli Stati Uniti con circa il 12%.
QUALI PAESI HANNO PERSO SUPERFICIE FORESTALE E QUALI NE HANNO GUADAGNATO
Questa è la situazione nelle macro aree del mondo.
Paesi che hanno ridotto la loro superficie forestale nel periodo 2010-2015:
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Paesi che hanno aumentato la loro superficie forestale nel periodo 2010-2015
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AFRICA E FORESTE
Il rapporto della FAO riporta che nell’ultimo quinquennio l’Africa ha fatto registrare il più alto incremento annuale in ambito della conservazione forestale.
CLIMA-CARBONIO E FORESTE
Le foreste mondiali sono dei grandi serbatoi di carbonio fissato attraverso la fotosintesi clorofilliana; il carbonio si trova sia nella massa legnosa (legno), sia nel terreno (sostanza organica e humus) e sia anche nelle radici (parte ipogea) le quali hanno volumi simili a quelli delle piante fuori terra (parte epigea).
Il valore del carbonio stoccato nelle foreste mondiali ammonta a 250 miliardi di tonnellate (250.000 milioni di tonnellate).
Confronto tra il carbonio stoccato nelle foreste mondiali, in Italia e anche in Trentino:
Mondo | Italia | Trentino | |
Stoccaggio di carbonio nelle foreste (milioni di tonnellate di carbonio) | 250.000 | 1.460 | ~ 72 |
Negli ultimi 25 anni l’ammontare del carbonio stoccato nelle foreste mondiali è però calato di circa 17,4 milioni di tonnellate è ciò è dovuto alla loro conversione in coltivi agricoli e a scopo di allevamento o ancora a processi di degradazione (Africa, Sud-est asiatico e Sud America).
Il rapporto della FAO ha stimato comunque che tra il 2001 e il 2015 le emissioni totali di carbonio da foreste siano diminuite di oltre il 25%, e ciò è riconducibile principalmente al rallentamento del tasso di deforestazione a livello mondiale.
Ecco, nell’immagine seguente, le aree del mondo (verde) dove le foreste crescono e dove (rosso) le aree occupate dalla foresta arretrano. In grigio sono le aree in cui la modifica della superficie forestale non ha subito variazioni di rilievo (± 10.000 ettari nel periodo 1990-2015):
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PARIGI: CONFERENZA SUL CLIMA
A Parigi tra il 30 novembre e l’11 dicembre si terrà la conferenza mondiale dell’Onu sul clima (denominata COP 21, Conferenza delle Parti, 21° sessione) in cui si dovrebbe arrivare ad un accordo sulle misure per combattere i cambiamenti climatici dopo la scadenza (2012) del Protocollo di Kyoto (siglato nel 1997). Qui le foreste e la loro capacità di stoccaggio di carbonio e di produzione di combustibili legnosi per uso domestico, ma non solo, giocheranno un ruolo non secondario nelle complesse trattative.
Fonti dei dati: FAO e PAT, elaborazioni di Eliseo Antonini