Che Ringraziamento, Ballero!
Che Ringraziamento, Ballero!
«Chi la dura la vince» è il motto di giornata per Andrea Ballerin. E da oggi spazio agli sport invernali, dal fondo al biathlon.
Senza dubbio è stato il Thanksgiving Day più bello dei suoi 26 anni. Andrea Ballerin continua a stupire e ieri, nella più americana delle celebrazioni, ha vinto lo slalom speciale di Jackson Hole, nel Wyoming, cuore degli States, per aggiungere una seconda perla ad un inverno iniziato davvero con il piede giusto. Il successo nella prima prova valida per il circuito NorAm (l’analogo nordamericano della «nostra» Coppa Europa) segue di poche settimane l’entusiasmante scalata nel gigante di Coppa del Mondo di Solden, quando pur presentandosi al cancelletto con un pettorale «impossibile» ha saputo risalire fino ad entrare nella top 20 finale, miglior risultato della giovane carriera.
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D’accordo, il poliziotto del Casteller non è giovane in termini assoluti, avendo già spento le 26 candeline, ma nel contesto del massimo circuito invernale si può ben dire che Ballerin sia alle prime armi. Dopo alcune esperienze saltuarie, l’anno passato si è fatto conoscere a Garmisch - sempre in gigante - per poi meritare una maggior considerazione a forza di eccellenti prove nei circuiti minori. Quest’anno, pur dovendo contribuire a proprie spese ai costi di trasferta, si sta ritagliando un posto pressochè stabile tra i big e queste due prime gare della stagione ne esaltano il carattere combattivo che ha dovuto aspettare la giusta maturità (e lasciarsi alle spalle la sfortuna dei «soliti» infortuni) per capire e comprendere appieno quale sia la strada da seguire per uno sportivo professionista - o quasi.
Ieri, nel giorno del Ringraziamento, il «Ballero» ha fatto tutto nel modo giusto: quinto nella prima manche, sul gradino più alto nella seconda in modo da garantirsi un ottimo punteggio FIS che, se ribadito oggi nella replica sulla stessa pista, potrebbe garantirgli un pettorale non troppo alto nell’eventuale primo slalom di Coppa della stagione, a metà mese in dicembre. Già un buon risultato se si considera che domenica prossima, 6 dicembre, Ballerin potrà partire per la prima volta in carriera tra i primi 30 nel gigante di Beaver Creek, sulla Birds of Prey che pochi mesi fa ha assegnato i titoli mondiali.
Una partenza a razzo, quindi, per Ballerin che diventa senza dubbio l’atleta immagine di questa fase «autunnale» di stagione: a lui toccherà proseguire su questa via e meritare un posto sugli scudi anche nelle prossime settimane, quando sul palcoscenico invernale saliranno anche gli altri protagonisti. Restando all’alpino, stasera ad Aspen (prima manche alle 18, seconda alle 21) tornerà in gara Federica Brignone, pronta a difendere il pettorale rosso conquistato a Solden, poi domani e domenica toccherà a slalomiste - con la fassana Chiara Costazza - e ai velocisti capitanati da Domme Paris impegnati a Lake Louise.
Da oggi intanto nella finlandese Kuusamo entra nel vivo anche il programma dello sci nordico: a metà mattina spazio alla sprint di fondo in tecnica classica (occhio a Chicco Pellegrino e Maicol Rastelli, in chiave trentina tocca a Ilaria Debertolis), poi nel pomeriggio toccherà ai saltatori con i combinatisti che entreranno in scena domani e domenica; in entrambi i casi senza azzurri che hanno preferito disertare la Finlandia per preparare al meglio la prossima tapppa di Lillehammer. Proprio domenica, nella svedese Oestersund, scatta anche la Coppa del Mondo di Biathlon con una staffetta mista orfana di Doro Wierer, costretta a rimanere a Castello di Fiemme per una sindrome influenzale che le suggerisce di non accelerare i tempi. «Già l’anno passato ho iniziato la stagione mezza malata e mi sono trascinata le conseguenze per diverse settimane. Quest’anno voglio fare le cose con maggior calma e presentarmi in gara una volta che sarò guarita, in modo da poter gestire meglio le energie nel corso della stagione, senza pagare lo sforzo in primavera come nella passata stagione» dichiara la bella Doro, che raggiungerà la Svezia ad inizio settimana prossima per valutare se prendere parte alle prime prove individuali della stagione che scatteranno sempre ad Oestersund giovedì.
Insomma, si riprende a pieno ritmo: l’inverno - almeno quello sportivo - è davvero arrivato. E non a caso già da oggi si scia.
Per chiudere, una breve riflessione sul «caso» Ballerin. La sua maturazione leggermente «tardiva» rispetto ad altri casi fa riemergere la paradossale situazione dello sport di alto livello, in cui si predica di non insistere troppo nella specializzazione sui giovanissimi, per poi tarpare le ali alla crescita degli atleti se entro i 20 anni o giù di lì non hanno messo in mostra cose importanti. Una contraddizione in termini, figlia di tanti aspetti tra cui anche la necessità di volere risultati subito. Ballerin è stato bravo a tenere duro, a non mollare come molti altri compagni hanno fatto vedendo trasformarsi in chimera la possibilità di entrare tra i grandi. Si è appoggiato al gruppo sportivo delle Fiamme Oro ha trovato sostegno dall’economia di famiglia e alla lunga sta arrivando dove voleva. Ci ha messo un po’, ma alla fine ce la sta facendo. Bravo, bravissimo Ballero. Un esempio di come il tener duro e lo stringere i denti - quando reso possibile dal contesto, anche familiare - possano far cadere tutti i limiti imposti. E allora diciamocelo... chi la dura, la vince.
Buon fine settimana di sport invernali a tutti! Finalmente si ricomincia...