Chi russa rischia la salute e la patente

Chi russa rischia la salute e la patente

di Michele Pizzinini

Un recente decreto legge, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 13 gennaio recita: «La patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell'attenzione». Le apnee notturne, ovvero quelle pause della respirazione, che spesso spaventano chi ne è soggetto e chi gli dorme accanto, sono quasi sempre associate al russare. In passato si considerava il russare un problema respiratorio notturno, forse più fastidioso per chi lo doveva sopportare che per chi ne era soggetto, ma oggi non è più così.

Ma perché si russa e si hanno le apnee? Molte cause di russamento sono legate a problemi di tipo di tipo meccanico che determinano un restringimento del passaggio dell'aria delle vie aeree alte, quali la deviazione del setto nasale o l'ipertrofia dei turbinati o tonsille particolarmente voluminose, che possono creare delle turbolenze, che danno luogo al tipico rumore, ma in una gran parte di casi le apnee notturne dipendono dal sovrappeso e dall'adiposità addominale.

Con l'aumento di peso, ed il passare degli anni, il cosiddetto grasso addominale, ovvero quel grasso che sta dentro l'addome, tende a spostarsi sempre più in alto, va a comprimere il diaframma e riduce la capacità polmonare, ossia la capacità dei polmoni di espandersi e di conseguenza la quantità massima di aria in essi contenuta. Successivamente, questo grasso tende ad invadere poi un po' alla volta lo spazio tra i due polmoni dentro il torace, e sale ancora verso il collo. Durante il riposo notturno, quando la muscolatura si rilassa, questo grasso schiaccia le vie aeree alte, soprattutto quando si dorme in posizione supina, a pancia all'aria. Il rilassamento notturno dei muscoli della bocca, della lingua e della gola, rende ancora più difficile il passaggio dell'aria che manda in vibrazione i tessuti molli che a loro volta emettono il classico rumore.

Durante le apnee notturne i polmoni liberano meno anidride carbonica e di conseguenza il sangue risulta essere meno ossigenato. Il cervello ricevendo meno ossigeno riposa male e la qualità del sonno risulta scarsa. I soggetti con apnee notturne riferiscono spesso di alzarsi stanchi e sono soggetti durante il giorno a problemi di sonnolenza e di facile addormentamento. Per qualcuno è sufficiente sedersi che immediatamente scatta un'incontenibile sonnolenza e le palpebre si chiudono. Questo è un problema particolarmente grave soprattutto per chi deve guidare, che rischia di andare incontro ai classici «colpi di sonno».

Nel tentativo di compensare l'arrivo di una quantità di ossigeno insufficiente, il cervello produce, e fa produrre dai reni, l'Epo, l'eritropoietina, quella sostanza, ben nota agli sportivi, che stimola la produzione di globuli rossi, responsabili del trasporto dell'ossigeno dentro il sangue. Sotto lo stimolo dell'Epo i globuli rossi aumentano di numero ed aumenta così anche l'ematocrito, ossia la parte corpuscolata del sangue, rendendo il sangue più vischioso e meno fluido. Ciò peggiora la circolazione ed aggiunge un ulteriore fattore di rischio al quadro metabolico spesso alterato.

A soffrire maggiormente di questo problema sono soprattutto i maschi in sovrappeso oltre i 40 anni e le donne in menopausa, che tendono a sviluppare un addome globoso. Vi ricordo che il grasso viscerale, è quello metabolicamente attivo, che favorisce la produzione di colesterolo e trigliceridi, e che è indirettamente valutabile con la misurazione della circonferenza della vita. Tale circonferenza nell'uomo dev'essere inferiore a 102 cm e nella donna inferiore a 88 cm. Circonferenze addominali superiori a tali limiti indicano la presenza di una maggiore quantità di grasso viscerale che si associa ad un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete ed ipertensione. La Federazione internazionale delle società scientifiche che studiano il diabete, ha proposto di abbassare tali limiti a 94 cm per gli uomini ed a 80 cm per le donne. Per individuare i soggetti a rischio di apnee notturne è importante anche rilevare la circonferenza del collo che dev'essere minore di 43 cm nei maschi e di 41 cm nelle donne.

Perdere peso per le persone che russano e soffrono di apnee notturne è fondamentale. Capita spesso di osservare che esiste un peso soglia sopra il quale si russa e si ha un sonno disturbato e sotto il quale invece si dorme bene. Talvolta è sufficiente perdere pochi chili per togliere la compressione sulle vie respiratorie e l'aria fluisce nuovamente con facilità. Talvolta aiuta molto anche abituarsi a dormine su un fianco.
Vi consiglio di non prendere sottogamba il problema del russio, di perdere qualche chilo e di farvi consigliare dal vostro medico sul da farsi.

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