La Commissione europea ha già manifestato profonde perplessità di fronte all'iniziativa del governo italiano. Le deroghe al principio della «direttiva europea sul mercato dei servizi postali» che l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha concesso a Poste italiane sono, infatti, di un'ampiezza senza precedenti. Basti pensare che l'eccezione massima finora consentita è stata per la Grecia e riguarda meno del 7% della popolazione, sparpagliata in migliaia di piccole isole. Per quanto riguarda, poi, le deroghe concesse agli altri Stati membri, queste non interessano più dell'1% della popolazione.
La necessità di razionalizzare le spese che sta dietro il taglio della consegna della posta, seppur legittima, non deve in alcun modo mettere in discussione il diritto all'informazione della nostra popolazione. Per questo, ritengo imperativa una revisione del provvedimento, al fine di preservare la regolarità del servizio postale in quei territori dove il numero di coloro che ricevono un quotidiano o un settimanale per posta è consistente.
A tal proposito, sono intervenuto presso le autorità responsabili a Bruxelles, in coordinamento con i miei colleghi deputati nel Parlamento italiano, per fare in modo che nella nostra Regione l'universalità del servizio postale continui a essere garantita. Nelle prossime settimane, sapremo se e in quali termini i nostri sforzi porteranno a un compromesso. In gioco è la qualità della vita della nostra popolazione. Nessuna esigenza di razionalizzazione dei costi giustifica una riduzione del diritto all'informazione di coloro che vivono nelle aree rurali. Se vogliamo preservare l'attrattività dei nostri territori, non possiamo permetterci di perdere questa battaglia.
Herbert Dorfmann
È europarlamentare eletto nel collegio del Trentino Alto Adige