Canton: 30 anni dopo il ritorno della band roveretana con «Ci saremo»

Canton: 30 anni dopo il ritorno della band roveretana con «Ci saremo»

di Fabio De Santi

I piedi ben piantati negli eighties ma senza dimenticare che siamo ormai nel terzo millennio.  Sono queste le sensazioni che si colgono nell’ascoltare le canzoni di «Ci saremo», il disco dei Canton una delle poche band trentine che negli anni ha trovato visibilià a livello nazionale.

Correva il 1984 quando i Canton parteciparono con quella che diventerà poi la loro hit, «Sonnambulismo»,  al Festival di Sanremo: una canzone scritta da Enrico Ruggeri ed arrangiata e trasformata dai tre ragazzi - Marcello Semeraro, Francesco Marchetti e Stefano Valdo che ora non fa più parte del progetto - in un pop rock iper elettronico: sequencer, sintetizzatori e ciuffi biondi come si usava in quegli anni. Prima del brusco stop nel 1986, proprio nel momento in cui avrebbero dovuto registrare il loro primo album, i Canton riescono a centrare altri due singoli di successo come «Please don’t stay» e «Stay With Me».

Oggi i Canton tornano in azione con un nuovo disco «Ci saremo» che contiene dieci canzoni da «Senza me» cui è affidata l’apertura a quella «Sonnambulismo» proposta in una nuova versione quasi ad essere l’anello d’unione tra il passato e il presente del gruppo.

Il cd è stato anticipato nelle scorse settimane dal lancio di due singoli «Senza me» e «Canzone nuova» entrambi accompagnati nel lancio da un videoclip: il primo, targato gennaio 2016, che sta per raggiungere le trecentomila visualizzazioni mentre il secondo fresco di lancio che ha gia superato i tremila clic su Youtube con la regia di Nicola Cattani

«La musica dei Canton di oggi è... la musica di Canton nel 2016  - dice Marcello Semeraro, il frontman - Non ci piace il revival né la nostalgia, non ci piace dire “quelli erano bei tempi”, preferiamo continuare a evolverci e portare ai nostri tempi il nostro stile di sempre: l’elettronica rimane la granda nostra passione, ma oggi c’è molto piu spazio per le ballate e per esperimenti e sconfinamenti più ampi in atmosfere rock o funky».

Un’attitudine che nei prossimi mesi verrà trasportata anche sul palco in uno show in stile eighties, in cui presenteranno le canzoni del nuovo album, ricostruiranno il loro percorso, cui e ricorderanno anche i brani della scena internazionale dell’epoca che hanno maggiormente forgiato il loro sound, il tutto rielaborato in chiave attuale.

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