Le erbe spontanee: gusto e salute

Le erbe spontanee, il gusto e la salute

di Francesca Baraldi

«Le montagne sono sempre generose. Mi regalano albe e tramonti irripetibili; il silenzio è rotto solo dai suoni della natura che lo rendono ancora più vivo».

Tiziano Terzani, «Lettere contro la guerra»



Imparare a frequentare gli ambienti naturali con occhi «da conoscitore» porta a sviluppare una sensibilità rispettosa degli habitat: mi è sempre piaciuto andare a spasso nel bosco e perdermi ad osservare i colori, gli odori, i fiori in ogni stagione così diversi e così particolari, e ho incominciato a catalogare i fiori e le piante in un erbario, cercando di ricordare i nomi e di non raccogliere le specie protette.

Le erbe selvatiche commestibili sono una risorsa importante per un’alimentazione sana: sono molto più ricche di vitamine e minerali delle verdure coltivate. Non sono frutto della selezione umana, ma solo della selezione naturale e nascono spontaneamente dove trovano le condizioni ottimali per la loro crescita, senza forzature da parte dell’uomo e costano solo l’energia e il tempo che si spende per andare a raccoglierle.

La raccolta delle erbe spontanee per uso alimentare è un’attività radicata nella tradizione e che oggi permette di creare piatti e prodotti buoni e sofisticati, attraverso i quali la montagna trentina ripropone i suoi sapori, le essenze, i profumi.
I prodotti di buona qualità nascono grazie all’amore di chi coltiva la terra, ma anche perché la terra, l’aria, l’acqua delle sorgenti e il sole sono buoni: a seconda dell’altitudine e dei luoghi più o meno facili da raggiungere, troviamo diverse qualità di erbe spontanee, con diversi colori, diverse forme e diversi aromi.

Le erbe spontanee e commestibili sono state il cibo del nostro passato, ma sono il cibo anche del futuro, prodotti unici che sono il simbolo di una tradizione tramandata oralmente dai nostri avi, e che ci permettono, ancora oggi, di preparare piatti raffinati.

Andar per erbe è una passione salutare. La passeggiata, la distensione, l’aria pura e l’evasione, sono fattori importanti per il nostro benessere; senza contare poi la soddisfazione di aver scoperto o riscoperto l’erbetta buona che completa ed arricchisce la tradizione del piatto tipico.

Per chi intende, nelle sue passeggiate naturalistiche, ricercare queste erbe spontanee commestibili deve stare attento di:

1) essere sicuro della individuazione della specie raccolta;

2) evitare la raccolta vicino a coltivazioni trattate con prodotti chimici tossici (es.: vigneti o frutteti trattati con pesticidi) o lungo le strade ad alto traffico (per le presenza di piombo tetraetile nei gas di scarico degli autoveicoli);

3) raccogliere con attenzione, evitando il saccheggio o la distruzione delle specie: la tutela della biodiversità è il primo passo per voler bene all’ambiente e al futuro dei nostri figli.

Naturalista e ristoratore quindi possono lavorare insieme per far riscoprire alle persone il valore dei prodotti dei nostri boschi. In primavera e durante l’estate vengono organizzate da vari enti del turismo passeggiate organizzate per imparare a conoscere meglio i prodotti che il bosco offre.

Approfittate quindi delle belle giornate per una gita in montagna alla scoperta dei gusti e delle proprietà delle erbe e delle piante del nostro territorio.

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