La radiologia diagnostica
Tra tutte le discipline mediche la Radiologia è certamente quella che più ha subito profonde trasformazioni negli ultimi decenni, sia per l’incalzante evoluzione tecnologica, che ha portato alla progressiva introduzione di Ecografia, TAC (vedi sotto), Risonanza magnetica e PET, ma anche per lo sviluppo informatico. Se 30 anni fa la Radiologia era fatta di pellicole ( le famose “lastre”) e di ingombranti archivi per la documentazione, oggi, proprio grazie all’evoluzione informatica, tutto questo è scomparso. Le pellicole sono state eliminate, tutte le immagini sono digitali e come tali vengono archiviate e rese disponibili a tutti gli utenti ( radiologi, medici di medicina generale e specialisti) su tutto il territorio provinciale, i referti vengono dettati direttamente ai computer da parte dei radiologi e sono disponibili in rete. La conseguenza principale dell’accessibilità agli esami eseguiti in qualsiasi sede è stata l’istituzione di una guardia radiologica aziendale che consente la refertazione h24 degli esami urgenti eseguiti in tutti i presidi ospedalieri della nostra provincia, anche in assenza del medico radiologo locale, da parte dei radiologi di guardia a Trento e Rovereto. Se il centro supporta la periferia, quest’ultima, grazie alle competenze di alcuni specialisti, supporta il centro per specifiche esigenze. Per quanto riguarda la rete tecnologica, tutte le strutture periferiche dispongono di apparecchiature radiologiche digitali, di apparecchi ecografici e di TAC multistrato; l’attività di Risonanza Magnetica è concentrata a Trento, Rovereto e Cles; le procedure più complesse di tipo interventistico sono concentrate a Trento. Ed il futuro? l’evoluzione tecnologica porterà sempre più verso tecnologie di imaging virtuale, l’imaging oltre agli aspetti anatomico- morfologici, esplorerà anche aspetti funzionali, in particolare in ambito neuro radiologico. Questa complessità richiederà un ulteriore cambiamento del radiologo, le cui competenze dovranno essere ancor più specialistiche e dedicate a specifici settori ( ”radiologo d’organo”?) e sempre meno generaliste.
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La rete nelle urgenze
La costante ricerca di miglioramento degli standard di qualità e la necessità di offrire omogeneità di prestazioni, considerate anche le caratteristiche geografiche, logistiche ed organizzative del territorio Trentino, nonché l’impossibilità di dotare ogni centro di equipe autosufficienti, ha determinato l’unica ipotesi percorribile e cioè l’organizzazione di una Guardia Medica Dipartimentale Radiologica sul modello HUB & SPOKE. Questo modello viene utilizzato oggi anche per le reti ospedaliere ed è stato adottato, prima in via sperimentale e poi definitiva, anche nella rete trentina. Il risultato è la creazione di centri di alta specialità (hub) per una determinata patologia, supportata poi da una rete di servizi (spokes). Sono state definite le fasce orarie di attività dei medici in servizio di guardia a Rovereto sulle strutture ospedaliere periferiche, i criteri d’accesso alle prestazioni diagnostiche urgenti ed emergenti per ciascuna metodica.Il risultato è il miglioramento della gestione del paziente “urgente” con riduzione del tempo di permanenza in Pronto Soccorso e la riduzione dei trasferimenti di pazienti dalle strutture ospedaliere periferiche verso le sedi centrali.