Chi vincerà la Coppa del Mondo di Downhill?
Picchi infiniti di adrenalina sono attesi a Commezzadura per le finali di World Cup DH in cui i grandi protagonisti della disciplina si daranno battaglia su una delle piste più iconiche e apprezzate del panorama mondiale, la Black Snake.
In campo Elite Women, nel 2017 si è assistito a una stagione caratterizzata dai colpi di scena e da un’incertezza generale. Infatti, l’infortunio della campionessa britannica Rachel Atherton, vincitrice di Mondiale e Coppa del Mondo 2016 e autrice di un record di vittorie consecutive difficilmente battibile, alla tappa di Fort William l’ha messa presto fuori dai giochi. Ha saltato il round seguente di Leogang accelerando il recupero per tornare in gara, con risultati altalenanti: quarta a Vallnord, seconda a Lenzerheide, e quinta alla penultima tappa di Mont-Sainte Anne. Così ha lasciato campo libero alle sue avversarie, che finalmente hanno potuto lottare per la vittoria, di tappa e della generale di Coppa. Le prime atlete in classifica sono separate da soli 146 punti, così le finali di World Cup DH della Val di Sole assumono ancora più importanza diventando decisive per la conquista del titolo. La francese Myriam Nicole guida con 1.190 punti avendo sfruttato nel migliore dei modi l’assenza di Rachel Atherton: è sempre finita sul podio, con due vittorie, altrettanti secondi posti, e una terza posizione. Non bisogna sottovalutare l’australiana Tracey Hannah, attualmente seconda a 110 punti dalla vetta, ma soprattutto la britannica Tahnée Seagrave, vincitrice di due gare tra cui l’ultimo round sulla sfidante pista canadese di Mont-Sainte Anne. Ma non bisogna dimenticare che la Atherton vuole chiudere nel migliore dei modi una stagione finora deludente, correndo su una pista che l’ha vista trionfare più volte, e dove si è laureata Campionessa del Mondo per due volte (2008 e 2016). La speranza italiana è rappresentata dall’atleta trentina Eleonora Farina, la cui stagione in crescendo potrebbe chiudersi con un ingresso nella top 5 proprio nel round di casa.
Tra gli Elite Men, i giochi sono ancora più aperti. Infatti, i primi tre in classifica generale sono separati da soli 77! Questa è stata finora una stagione apertissima, con clamorose uscite di scena causate da guasti meccanici o cadute. Non bisogna dimenticare anche il tema tecnico che ha raccolto l’attenzione di addetti ai lavori e appassionati durante le prime gare: l’introduzione delle ruote da 29” da parte del team Santa Cruz Syndicate e la sperimentazione di altre squadre rivali.
L’eterno sudafricano Greg Minnaar, uno degli atleti più vincenti nella storia della downhill, guida attualmente con 932 punti, frutto di ottimi risultati alternati a gare deludenti, come l’apertura a Lourdes e l’ultima tappa a Mont-Sainte Anne (rispettivamente 42° e squalificato). Le due vittorie nel Regno Unito e in Svizzera, unite al 3° posto in Austria e al 2° ad Andorra gli permettono di godere di vantaggio risicato – soli 33 punti – sul secondo in classifica, l’agguerritissimo Aaron Gwin. Lo statunitense ha mostrato di che pasta è fatto in Canada, vincendo sotto il diluvio, oltre ad avere il dente avvelenato per la mancata vittoria a Lenzerheide, persa per un guasto meccanico nel finale quando aveva fatto sempre segnare i migliori intertempi. Il terzo incomodo è l’australiano Troy Brosnan, che dopo il cambio di bici e team ha condotto una stagione regolare, finendo sempre a podio – a parte la tappa iniziale di Lourdes – e vincendo a Vallnord. La vera incognita è il britannico Danny Hart, uno dei discesisti più spettacolari del circuito, capace sempre di stupire, come l’anno scorso in Val di Sole quando si è laureato Campione del Mondo. Pur essendo ormai tagliato fuori dalla generale di Coppa, sta finendo in crescendo la stagione e la Black Snake è da sempre tra le sue piste favorite.
Tra gli Junior, in campo maschile il canadese Finnley Iles arriva in Val di Sole con la Coppa in tasca puntando in un risultato prestigioso su un tracciato che l’ha già visto laurearsi Campione del Mondo nel 2016. Tra le ragazze la situazione è analoga con la francese Melanie Chappaz vincitrice della World Cup DH Junior ma in cerca del riscatto dopo il risultato deludente ai Mondiali dello scorso anno quando fu la bolzanina Alessia Missiaggia a vincere a sorpresa.