Dimentico le cose, proprio come i politici
Giovanni Pascoli, quello della «Cavallina diversamente astemia» (chiamarla «storna» nei giorni nostri si va contro il politically correct) affermava che in tutti noi c'è un bambino che fa sentire la sua voce e che scopre la poesia che c'è nelle cose. In me, più che un bambino c'è un rimbambino, e invece di farmi scoprire le cose me le fa dimenticare.
L'altra sera ero beatamente sprofondato in poltrona a leggere un avvincente romanzo di un autore americano D-Mail ricco di foto e personaggi strani dal titolo «Idee Utili e Introvabili», quando all'improvviso mi è venuto in mente che avevo lasciato il telefonino in cucina. Per evitare che, come sempre accade quando m'immergo in una lettura impegnata, qualcuno mi telefoni e mi distragga, mi sono alzato per andare prenderlo. Non ci crederete, ma nel tragitto sono riuscito a dimenticarmi il motivo per cui mi ero alzato.
Arrivato in cucina mi sono guardato intorno e ho cercato di fare mente locale: allora, più avanti c'è la lavanderia, dovevo forse andare là? Magari mi serviva una coperta? Non credo, e semmai basta ordinarla a pagina 35 del romanzo. Forse devo prepararmi un thè? Non mi pare. Per farla breve, non riesco a ricordarmi perché mi trovo lì e, perso nei dubbi, per sicurezza prendo su un po' di tutto: olio, pelati, vino, latte, tonno, pasta, antigelo, liquido per i piatti, il sale da neve.
Quando sono tornato in sala e mi sono ri-beatamente sprofondato sul divano mi si è accesa la lampadina: il telefonino! A volte penso: ma se un problema di memoria come il mio lo avessero le persone importanti? Che so, ad esempio uno come l'onorevole Dellai. Come potrebbe ricordarsi il nome del partito, che lo cambia a ogni turno elettorale? A meno che... cioè, vuoi vedere che è proprio perché non se li ricorda che continua a cambiargli nome? Chissà.
L'ultimo, è nato grazie all'unione con l'ex ministra della Sanità. Una bella coppia: uno ha fatto nascere un partito ogni quattro anni e l'altra ha fatto chiudere i punti nascita in Trentino. Speriamo nella pillola del turno dopo.