Dal film su Moser al Giro d'Italia: tra bici e trentini è sempre amore
2 (due): sono le tappe trentine del Giro d'Italia (3.653 km da coprire pedalando in 21 frazioni) che parte oggi da Gerusalemme. Il 22 maggio la carovana rosa vivrà la cronometro tra Trento (per la quindicesima volta vestita di rosa) e Rovereto (quarto arrivo di tappa per la città della Quercia) mentre l'indomani da Riva del Garda (per la sesta volta nel percorso del Giro) scatterà la tappa che si concluderà nel Bresciano.
Nonostante siano lontani gli anni in cui un trentino lottava per la maglia rosa (Gilberto Simoni la fece sua nel 2003, ormai tre lustri fa) e vi sia un solo trentino al via, Cesare Benedetti della Bora Hansgrohe, anche questìanno come ogni anno, il via della corsa rosa - anticipata dalle classiche di apertura, dal Tour of the Alps e dalle classiche Nord - non fa che confermare il legame profondo tra il Trentino, i trentini e la bicicletta. Un rapporto confermato anche qualche sera fa, mercoledì 2, dalla proiezione del film su Francesco Moser, «Scacco al tempo», prodotto dalla FilmWork e diretto da Nello Correale.
La sala del cinema Vittoria era sold out da giorni in attesa della proiezione (con il bis, previsto per domenica, altrettanto già esaurito in ogni ordine di posti), inserita nell'ambito del Film Festival. C'era praticamente più di mezza Palù di Giovo, ma accanto a loro, anche semplicemente tanti trentini, che con le imprese dei Moser sono cresciuti. Al di là dell'affetto e del rispetto per il campione, quello che è stato confermato è stato il grande amore di questa terra per uno sport che, come hanno ricordato tra gli altri nel corso della serata il regista e il vicedirettore della Gazzetta dello Sport Pier Bergonzi «è vicino più di latre discipline alla gente perché è uno sport che và dalla gente. Non devi andare andare a vedere il ciclismo, perché è il ciclismo che viene da te».
Una caratteristica, certo, che ha anche il proprio rovescio della medaglia, con i disagi per la circolazione che fanno sbottare gli automobilisti ad ogni gara, dalla corsa per Allievi al Giro non fa differenza. Ma che non riesce a offuscare la magia di un appuntamento, parlando quantomeno della corsa rosa, che conquista piccoli e grandi, appassionati e non, praticanti (con 3.000 tesserati e quasi 100 società) e semplici tifosi. Una magia riguardo alla quale tutti hanno un proprio ricordo, un aneddoto, un'immagine stampata in mente relativa ad un preciso momento, una particolare tappa. Quali sono i vostri?